Vale quasi 400 miliardi di euro il debito pubblico che va rinnovato nel 2024. Sul totale di 2.364,6 miliardi di titoli in circolazione, nell’anno appena cominciato scadono 383,9 miliardi: 232,1 miliardi di btp, 77 miliardi di bot e 74,7 miliardi di cct e ctz. La spesa per interessi dovrebbe essere più bassa del previsto, considerando che lo spread tra i btp italiani e i Bund tedeschi è calato in un anno di oltre 50 punti base. È quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale l’ammontare del debito in scadenza nel 2024 è in linea con le serie storiche. «Un impegno rilevante, in un anno segnato da importanti appuntamenti elettorali, mi riferisco alle elezioni del Parlamento europeo della prossima primavera, che il governo si appresta ad affrontare con la fiducia dei mercati, considerando che le agenzie di rating hanno confermato i giudizi sul nostro Paese, migliorando, in alcuni casi, le prospettive» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara
Secondo il Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato dati del ministero dell’Economia e delle finanze, il totale dei titoli di Stato in circolazione ammonta a 2.364,6 miliardi di euro mentre l’intero debito è pari a 2.841,4 miliardi. La maggior parte delle obbligazioni emesse dal Tesoro corrisponde a btp: si tratta di 2.103,2 miliardi, pari all’88,9% del totale; un altro 7,8%, cioè 184,3 miliardi, è la quota di cct e ctz; mentre i 77 miliardi di bot, tutti a fine corsa quest’anno, sono il 3,3% del totale. Quest’anno scadono 383,9 miliardi di titoli: 77 miliardi di bot, 232,1 miliardi di btp, 74,7 miliardi di cct e ctz. Nel 2025, scadono 243,8 miliardi di obbligazioni: 203 miliardi di btp e 40,7 miliardi di cct e ctz. Nel 2026 va rinnovato debito per 253, 8 miliardi: 236,4 miliardi di btp e 17,4 miliardi di cct e ctz, mentre i 165,2 miliardi che arrivano a fine corsa nel 2027 sono tutti btp. L’impegno dello Stato aumenta nel 2028 con 215,9 miliardi in scadenza, di cui 205,4 miliardi in btp e 10,5 miliardi in cct e ctz. Sforzo minore nel 2029: 144 miliardi da rinnovare, con 124,2 miliardi di btp e 19,7 miliardi di cct e ctz. Nel 2030 scadono titoli per complessivi 166,4 miliardi: 152 miliardi di btp e 14,3 miliardi di cct e ctz. Nel periodo che va da 2031 al 2072, ci sono altri 791,3 miliardi di titoli a fine corsa: 784,6 miliardi di btp e 6,7 miliardi di cct e ctz.