Imprese alla ricerca di oltre 508 mila lavoratori a gennaio, un milione e 400 mila nel primo trimestre dell’anno. Resta problematico, tuttavia, reperire personale.
I primi dati diffusi da Unioncamere in quest’ inizio 2024 confermano in parte l’andamento del 2023 ma riservano anche qualche novità.
Sono stati elaborati sulla base dei dati raccolti nel Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato insieme ad Anpal. Incrociando i dati, le imprese riescono in questo modo a disporre di una fotografica completa e puntuale del panorama occupazionale e delle esigenze delle imprese, area per area.
Secondo quanto emerge, in questa prima parte di anno, i settori che guidano la domanda di lavoro sono i servizi alle persone. In programma ci sono infatti circa 70 mila assunzioni nel solo mese di gennaio, che significa il 10 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2023.
Seguono il commercio, con la previsione di circa 68 mila unità (che rappresentano 14,7 per cento in più del 2023)e il settore costruzioni con 51 mila unità (+1,8%).
In questa fase scende, invece, il dato relativo all’acquisizione di personale nel turismo, settore in cui la domanda si abbassa del 12,1 per cento. Per l’industria manifatturiera il trend è analogo, ma il decremento arriva al 2,3 per cento.
Resta difficile per le imprese reperire il personale richiesto. Per le imprese il problema diventa sempre più importante, tanto che il dato relativo a questa difficoltà è in vertiginoso aumento. Mancano i candidati oppure non hanno una preparazione adeguata rispetto alle esigenze delle aziende.
Tornando alle assunzioni in programma a gennaio, a prevederle sono le grandi imprese ma anche, in maniera significativa, le piccole e medie imprese, che prevedono andamenti di crescita delle assunzioni in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Imprese, a gennaio 500 mila assunzioni ma resta difficile reperire personale
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