Un orientamento che lascia spazio all’ottimismo quello relativo alle concessioni balneari secondo CNA.
Emerge dalla posizione espressa da CNA Balneari che apprezza le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulla questione delle concessioni balneari,”che confermano l’orientamento per definire soluzioni nel rispetto delle norme europee e per dare certezze alle imprese”.
“Positivo il riferimento alla mappatura delle coste che ha finalmente sancito la non scarsità della risorsa spiaggia il cui esito potrà consentire di aprire l’imminente confronto con la Commissione europea-secondo i Balneari di CNA- su nuove basi, per scongiurare la procedura d’infrazione ma soprattutto per dare stabilità a 30 mila imprese”.
La sollecitazione è a questo punto quella di “agire rapidamente per preservare un comparto fondamentale dell’economia attraverso il riordino in materia di concessioni demaniali marittime e una posizione netta – sia a livello interno che continentale – che scongiuri le evidenze pubbliche sulla base dell’inapplicabilità della direttiva servizi (Bolkestein) per le attuali 30 mila imprese balneari”.
La risorsa spiaggia disponibile è abbondante per favorire nuove iniziative imprenditoriali sulle nostre coste: 7.500 sono, infatti, le nuove concessioni in via di rilascio- secondo il dato del Mit di giugno 2023 – per effetto di gare pubbliche indette dai comuni costieri.
In Sicilia, il termine di durata delle concessioni demaniali marittime, in scadenza al 31 dicembre 2023, è stato differito al 31 dicembre del 2024 secondo un decreto firmato dall’assessore al Territorio e Ambiente, Elena Pagana.
«Diamo continuità alla gestione delle concessioni e certezze agli operatori – ha spiegato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – in una fase di transizione in cui a livello statale devono essere emanate le indicazioni per procedere alle gare per l’assegnazione delle aree demaniali. È un passaggio fondamentale nei confronti di un settore importante e trainante della nostra economia, che rispecchia, inoltre, quanto previsto dalle norme statali riportare in auge dal pronunciamento della Corte di cassazione».
«Abbiamo confermato in Sicilia – ha aggiunto l’assessore Pagana – il termine del 31 dicembre del prossimo anno, previsto dalla legge nazionale. Abbiamo previsto, con un emendamento alla Finanziaria in discussione all’Ars, la possibilità di un ulteriore slittamento alla fine del 2025, nel caso in cui non fosse ancora possibile bandire le gare, così come prevede il milleproroghe. Quanto al futuro, ho istituito in assessorato un tavolo tecnico di coordinamento per affrontare tutti gli aspetti normativi e tecnici della gestione del demanio marittimo regionale e agli ambiti di applicazione della direttiva europea. Dal lavoro di questa task force scaturirà una direttiva operativa dai contenuti chiari e univoci per i concessionari, ma anche per le Capitanerie di porto chiamate alla verifica del rispetto delle norme».