Un danno da 116 milioni di euro per i derivati stipulati nel 2005 e rinegoziati l’anno dopo, in contrasto con le previsioni di legge e senza una funzione reale di protezione delle varianti dei tassi.
Questo quanto sostiene la Procura della Corte dei Conti. Il riferimento è alla Regione Siciliana, che ha estinto i derivati pagando l’importo di 13 milioni e 586 mila euro.
“Per la stipula dei derivati-sostiene l’Ansa- la Regione si era affidata all’assistenza di Banca Nomura International Plc che è stata anche contraente di uno dei contratti derivati insieme a Merril Lynch, Deutsche Bank, Lehman Brothers, Bnl e Banco di Sicilia. Un invito a dedurre, atto che precede, la possibile citazione in giudizio è stata notificata dal procuratore Pino Zingale all’advisor Nomura e anche a Vincenzo Emanuele, Ragioniere generale della Regione siciliana all’epoca dei fatti, Cosimo Aiello, dirigente del servizio; Filippa Maria Palagonia, dirigente; Giovanni Ravì, funzionario direttivo; Marcello Giacone, dirigente nello staff del Ragioniere generale. Secondo la procura “i funzionari hanno esposto la Regione al rischio, poi concretizzatosi, di esborsi elevatissimi in caso di fluttuazioni dei tassi tanto al rialzo quanto al ribasso”;
Derivati, danno da 116 milioni per la Regione: così la procura della Corte dei Conti
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