Un dibattito con i giovani futuri piloti per Monsignore Renna che ha voluto visitare la comunità studentesca per ascoltarne la voce adolescenziale e dialogare sui valori. L’Istituto in questi giorni è al centro di una questione che lo vede a rischio perdita d’autonomia, una
situazione che preoccupa famiglie e studenti
CATANIA – I giovani dell’Istituto Tecnico Aeronautico “A. Ferrarin” di Catania hanno accolto Monsignore Luigi Renna, arcivescovo metropolita della città etnea,
giunto in visita ieri mattina presso la scuola per dialogare con gli adolescenti e ascoltare da vicino la loro voce.
Quasi 600 alunni e le relative famiglie hanno potuto sentire, in presenza e da remoto, i messaggi di pace e speranza rivolti ad una comunità studentesca che è fiore all’occhiello della cultura catanese. Una formazione d’eccellenza che punta alle massime competenze didattiche ed umane, come ha sottolineato Mons. Renna osservando la partecipazione dei numerosi ragazzi e ragazze del “Ferrarin”.
“La divisa che indossate è un modo per
vivere profondamente il servizio al quale siete chiamati, vi rende riconoscibili a chi ha bisogno di voi. Dietro ogni divisa c’è un cuore, dietro l’uniforme fiorisce l’unicità e originalità di ogni essere umano. Ammiro questa scuola che vi abilita e vi forma al rigore e al futuro: volare richiede saldezza di nervi, controllo di sé, affidabilità. Qualità che vi rendono al servizio degli altri”.
Una visita quella di Monsignore che giunge in un momento travagliato per il “Ferrarin” di Catania, in questi giorni al centro di una questione legata ad un possibile accorpamento con altra scuola della città. Tante le domande degli studenti che hanno veicolato il dibattito su valori e ideali, sulle prossime sfide tecnologiche e sulla forza degli esempi di
vita. “Se fai bene il prete, la preside, il professore e qualunque altro mestiere, di
conseguenza sei antimafia. – ha sottolineato Mons. Luigi Renna – il vivere autentico e umano è automaticamente antimafia. Ce lo ha insegnato Don Pino Puglisi, del quale ricorrono proprio quest’anno i 30 anni dalla morte”.
All’incontro hanno preso parte anche le istituzioni. L’Ufficio Scolastico Regionale è stato rappresentato dal Dott. Pulvirenti, i saluti del sindaco Enrico Trantino sono giunti con l’Assessore del Comune di Catania Viviana Lombardo che ha espresso vicinanza ai giovani e solidarietà all’Istituto. Presente anche Don Roberto Mangiagli, Direttore IRC dell’arcidiocesi di Catania.
“Passione, vita, amicizia, coraggio. Quest’oggi abbiamo parlato di temi importanti – ha concluso la Dirigente Scolastica Patrizia Pittalà – con una comunicazione vera, di una cristianità che non è etichetta ma adesione ad un progetto di vita vicina all’umanità e realmente attenta all’altro, chiave di un dialogo costruttivo. A scuola tutti insieme
portiamo avanti un messaggio di pace, tolleranza e inclusione. I nostri valori ci rendono forti anche davanti alle avversità e, permettetemi di concludere come uso fare al termine di ogni nostro incontro: nel Cammino della Vita siate il nostro orgoglio, ovunque vi troviate, in qualunque circostanza”.