Concorso Forestali annullato, Pd: "Lacrime di coccodrillo"

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Annullato il concorso per la copertura dei 46 posti di agente forestale intorno al quale, nelle ultime settimane si sono snodate aspre polemiche ed il dubbio che qualcosa, nelle procedure, non sia stato perfettamente trasparente.
Il concorso era stato vinto dal figlio dell’ex capo della Forestale Giovanni Salerno, che prima di andare in pensione aveva nominato il presidente della commissione esaminatrice. Il figlio del dirigente, Alessio Maria Salerno, aveva ottenuto un punteggio pari a 60 risposte esatte, nonostante uno dei quesiti non contenesse, tra le opzioni fornite, nessuna risposta corretta.
Oggi il presidente della Regione, Renato Schifani ha annunciato l’annullamento del concorso.
Dura la reazione del Pd.
“L’annullamento della prova concorsuale per la copertura dei 46 posti di agente forestale non è che l’amara conferma ai sospetti sui quali da subito avevamo chiesto chiarimenti-sostiene il capogruppo all’Ars, Michele Catanzaro – Il doveroso provvedimento di invalidazione della prova lascia tuttavia l’amaro in bocca perchè compromette l’immagine della Sicilia e la fiducia de giovani che ripongono nei pochi concorsi regionali banditi l’aspettativa di un futuro lavorativo, e lascia con un pugno di mosche in mano coloro che hanno sostenuto con correttezza la prova e risultavano vincitori”.
Venezia parla della decisione di Schifani come di “lacrime di coccodrillo”.
“Non crediamo possa bastare l’annullamento del concorso regionale per le guardie forestali-dice l’esponente del Partito Democratico- Questo è un atto dovuto che arriva peraltro in ritardo. Chiediamo non solo chiarezza su quanto avvenuto, ma soprattutto che il governo regionale si assuma la piena responsabilità politica di questa ennesima vergogna che danneggia ancora una volta l’immagine della Sicilia. La si smetta, quindi, con rimpalli di responsabilità e lacrime di coccodrillo. Vengano piuttosto individuate le responsabilità. Lo si deve ai tantissimi giovani siciliani che hanno partecipato al concorso in maniera limpida e trasparente. Appare ancora una volta evidente l’assoluta inadeguatezza della Regione nella gestione dei concorsi pubblici. Una situazione oramai ingestibile e ingiustificabile a cui il Presidente Schifani-la chiosa- non riesce a porre un argine”.

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