Lunedì scorso, sulle colline di Cefalù, si è tenuto un incontro per affermare il valore dello stare insieme e dell’agire per la difesa del territorio e dell’ambiente. A riunirsi sono stati amministratori locali e semplici cittadini, rappresentanti del mondo della scuola, autorità religiose e militari; componenti del Corpo forestale, del Dipartimento della Protezione civile, dei Vigili del fuoco, delle Associazioni di volontariato, della Consulta giovanile; esponenti provinciali e regionali della CNA.
L’iniziativa è stata promossa dalla Diocesi di Cefalù e voluta fortemente da monsignor Giuseppe Marciante, vescovo della città; il quale, durante le giornate dei roghi che hanno divorato (nel settembre di quest’anno) centinaia di ettari di bosco, uliveti, frutteti, provocando anche la morte di una giovane donna, accusò il governo regionale di colpevole inerzia, invitando, nel contempo, le amministrazioni locali e le popolazioni ad organizzare una protesta generale.
Davanti ad un panorama mozzafiato, caratterizzato da un lato da una bellissima vallata, su cui si affacciano tanti paesi delle Madonie, e dall’altro dal Golfo, con le sue spiagge dalle sabbie fini e dalle rocce frastagliate, si è appunto svolto questo incontro, denominato “Nuovi semi di vita. La rinascita è davvero possibile“.
I momenti salienti dell’evento sono stati: la piantumazione di una quercia (una pianta nota per la sua maestosità, solidità e resistenza, considerata dalle antiche culture europee la regina degli alberi, emblema di forza per gli indo-europei e albero sacro per Romani e Celti, ricco di vita, in quanto supporta una biodiversità superiore a quella di qualunque altra specie europea), piantata sulla terra ferita dagli incendi, raccolta dai comuni di tutto il territorio e simbolicamente riunita; la distribuzione di alberelli di quercia e di semi donati a tutti i presenti; i discorsi pronunciati da monsignor Marciante, dai sindaci, dal Segretario provinciale della CNA e dal rappresentante del Dipartimento della Protezione Civile.
Salvatore Tuminello, Giuseppe Muffoletto, Franco Schittino, Giuseppe Minutella, Tiziana Cascio, Antonino Miranti rispettivamente primi cittadini dei comuni di Cefalù, Gratteri, Lascari, S.Mauro Castelverde, Collesano, Petralia Soprana oltre a ricordare i problemi che hanno dovuto affrontare durante il periodo dei roghi che hanno sfregiato e ferito i loro territori, hanno denunciato la mancanza di mezzi e risorse economiche e, infine, auspicato la necessità di restare uniti.
Chicco Alfano, del dipartimento della Protezione Civile, ha sostenuto che loro sono da sempre impegnati nella campagna antincendi con i pattugliamenti delle associazioni di volontariato e con gli interventi di prevenzione dalle emergenze. Infine ha fatto osservare che ogni anno, purtroppo, cambia lo scenario. Oltre agli incendi, che si verificano anche nel mese di novembre, avvengono anche fenomeni alluvionali, forti temporali, dissesto idrogeologico; e questo impone di dover adeguare le misure da mettere in campo per evitare danni alle popolazioni e al territorio.
Pippo Glorioso, segretario provinciale della CNA di Palermo, nella circostanza accompagnato dal Presidente Peppino La Vecchia e dal Vice Presidente regionale Vicario Roberto Falcone, oltre ad aver sostenuto che il gesto della CNA di donare ai comuni maggiormente danneggiati dai roghi 1.000 alberi di ulivo, simbolo di rinascita e di pace; nonché un mezzo antincendio simile a quello in dotazione del dipartimento della Protezione Civile e dei Vigili del fuoco (donato al comune di Lascari, ma a disposizione di tutti i comuni limitrofi che ne avessero bisogno) scaturisce dal fatto che gli artigiani hanno a cuore il bene comune e proviene anche dal legame profondo che l’associazione ha, nel suo complesso, con il territorio. Inoltre ha sottolineato il ruolo della Chiesa e della Scuola nel far crescere ulteriormente la coscienza offesa dai roghi, dalla mafia, dal mancato sviluppo, dal furto di futuro delle giovani generazioni.
Particolarmente toccante e profondo il discorso conclusivo pronunciato da Monsignor Giuseppe Marciante.
Il Vescovo di Cefalù infatti ha detto con voce ferma che il 20 novembre rappresenta la giornata della rinascita per tutto il territorio madonita, al pari della manifestazione svoltasi a difesa dell’Ospedale di Petralia. Questi due eventi, ha affermato con forza l’alto prelato, oltre a rappresentare dei nuovi segnali di partecipazione alla vita sociale e politica dei cittadini, manifestano anche la volontà, in particolare degli amministratori e dei giovani, di agire insieme per difendere il territorio, l’ambiente e il diritto ad una vita migliore.
Monsignor Marciante infine ha sostenuto che questa voglia di partecipazione, questa volontà di agire e di operare insieme, anche attraverso la mobilitazione e la lotta, è molto significativa, perché si registra in un momento di crisi dei partiti e della politica.
Invitiamo i lettori ad ascoltare i contributi e gli interventi di cui abbiamo fatto cenno ed il discorso integrale del Vescovo, che sono contenuti nel video che sarà trasmesso questa sera, dalle ore 20.00 sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!