La morte di Chiara Adorno, la studentessa di 18 anni morta mentre attraversava la strada,ha acceso i riflettori sul tema della sicurezza stradale, nello specifico nell’area della Circonvallazione.
Per l’incidente stradale di cui la giovane studentessa di Solarino, in provincia di Siracusa, è rimasta vittima, ci sono due indagati. Chiara attraversava la strada, martedì sera, quando è stata travolta prima da uno scooter Honda e poi da una Fiat Punto in viale Andrea Doria. L’apertura dell’inchiesta affidata alla Procura di Catania è un atto dovuto. Sul corpo della giovane è anche stata disposta l’autopsia, che dovrebbe essere eseguita oggi. Solo dopo sarà possibile dare l’ultimo saluto alla studentessa, nella Chiesa Madre di Solarino.
Numerose le prese di posizione sul tema della sicurezza stradale dopo la morte di Chiara Adorno. Il presidente del consiglio comunale di Catania, Sebastiano Anastasi, ha parlato di “emergenza alta velocità”, mentre il capogruppo Mpa al Consiglio Comunale, Orazio Grasso, nel suo intervento durante l’ultimo consiglio, ha chiesto all’amministrazione risposte e spiegazioni.“La circonvallazione – il pensiero di Grasso – senza esagerare si può definire ‘la strada della morte’. In questo senso non possiamo non chiedere risposte all’amministrazione. In primis capire perché non c’è più il cavalcavia che permetteva di attraversa la strada e soprattutto fare in modo di ripristinarlo. Ma non solo: è necessario aumentare i controlli e le postazioni con autovelox per indurre automobilisti e motociclisti a percorrere questa arteria, molto trafficata anche per la presenza di strutture ospedaliere, a velocità ridotta”.
“Invito – conclude Orazio Grasso – l’amministrazione a trovare soluzioni quanto più celermente possibile, anche con un confronto con tutte le componenti sul piano generale del traffico per risolvere celermente questo problema che ha scaturito, purtroppo, l’ennesima tragedia”.
Morte di Chiara Adorno, oggi l'autopsia. Mpa: "Circonvallazione troppo pericolosa"
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