La tanto sperata luce in fondo al tunnel non sembra essere arrivata. Il Catania non riesce a passare al “Bonolis” di Teramo contro il Monterosi, ultimo in classifica e ancora senza vittorie. Finisce 1-1 con l’autorete di Giordani al 40′ e al 91′ la rete di Palazzino. Ore caldissime per Tabbiani che, adesso, domenica affronta al Massimino l’Avellino di Pazienza.
Gol sbagliato, gol subito. Parla la legge del calcio: il Monterosi beffa il Catania
Se si vuole iniziare ad analizzare il pari del Catania contro il Monterosi dobbiamo partire da un assunto fondamentali: i laziali non hanno rubato assolutamente nulla. Anzi, la rete al 91′ di Palazzino è tutto sommato meritata per la mole di occasioni avute dalla squadra di Roberto Taurino. Infatti, non è un caso che il migliore in campo fra i rossazzurri sia stato il portiere Bethers, sempre più in luce in questo inizio di stagione.
Ma c’è da sottolineare un aspetto importante. Il Catania nel secondo tempo poteva tranquillamente chiudere la gara. Al 52′ Dubickas a tu per tu con Mastrantonio spara alto sopra la traversa e tra l’80’ e l’86’ con Chiricò. Inoltre, si conta anche l’ennesimo legno stagionale. Questa volta, nel primo tempo, con Milos Bocic al 30′ che con un pallonetto anticipa Giordani coglie una clamorosa traversa. Non sono alibi, però c’è da dire che neanche la fortuna sta girando dalla parte dei rossazzurri. Ma è anche chiaro che se non segni il gol lo subisci e il Monterosi è stato più cattivo nei minuti finali a trovare la rete del pari.
Pochi gol realizzati e troppi infortuni: cosa non sta girando nel Catania di Tabbiani
I problemi nel Catania di Luca Tabbiani iniziano ad essere tanti. Si è atteso per comprendere come questa squadra riuscisse ad evolversi, ma la situazione sembra avere preso una piega forse fin troppo buia. Ci sono due aspetti da sottolineare in questo avvio di stagione: pochi gol realizzati e ben 13 infortuni.
Livieri, Rapisarda, Zanellato, Rocca, Quaini, Rizzo, Deli, Chiarella, Dubickas, Di Carmine, Popovic e De Luca. Troppi stop muscolari che costringono Tabbiani a repentini cambi di formazione e giocatori adattati a ruoli non suoi. Ad esempio, Castellini per settimane è stato costretto a fare il terzino destro dopo l’infortunio di Rapisarda contro il Crotone. Adesso anche gli infortuni del bomber rossazzurro Di Carmine e di Marsura pesano, anche perché domenica arriva l’Avellino. Inoltre, ancora i gol realizzati sono pochissimi: solo 9 reti di cui 5 dell’ex Verona e 3 di Chiricò (oltre all’autogol di Giordani nella sfida del Bonolis). Secondo peggior attacco del campionato, solo il Giugliano ha fatto peggio.
I numeri del Catania di Tabbiani: serve una sterzata
Luca Tabbiani se al momento ha qualcosa che gli manca nel suo Catania sono soprattutto i punti in classifica: 12 in 9 gare. Una media da 1,33 a partita, molto meno rispetto a predecessori come Cristiano Lucarelli che aveva una media da 2,11 punti a gara nella stagione 2017/18.
Dinnanzi a questi numeri la società rossazzurra deve prendere una scelta. O proseguire con Tabbiani o cambiare rotta. Non si può restare nel limbo. Già dopo Castellammare di Stabia la posizione dell’allenatore è stata messa in discussione con l’obbligo di fare quanti più punti possibili. Anche perché è davvero un peccato avere solo 12 punti con una rosa di questo calibro che non ha nulla da invidiare a nessuna formazione del girone C. Serve una sterzata perché ancora è tutto riparabile vista la classifica e i risultati.