Interrogarsi sui bisogni reali, sullo spreco e sui consumi attraverso iDesign, alla sua undicesima edizione: due appuntamenti fissati per il 25 e il 29 ottobre prossimi.
Di cosa davvero hai bisogno a casa se vai e vieni? L’installazione “Relevant/Unrelevant” di oggetti disegnati da Raffa Guidobono/Leftover design dentro un magazzino nel centro storico parte da una domanda e porta a riflettere sui bisogni reali, sullo spreco, sui consumi, sulle urgenze dell’abitare. “Relevant/Unrelevant” (questo il titolo) sarà inaugurata mercoledì 25 ottobre, alle 17, da TemporaryForeverSpace, in via Alessandro Paternostro 10. Ingresso libero.
All’interno di una corte a piano terra le pareti diventano fogli sopra cui puoi spuntare arredi e utensili da una lista come quelle tipiche della spesa. Al centro la mappa materica di una casa con la sua pianta e l’indicazione di alcuni pezzi, rilevanti o irrilevanti, secondo un punto di vista rispettoso dei materiali primari – legno, ottone, marmo, vetro, rame – dove le occasionali imperfezioni sono considerate finalmente un plusvalore. In questo senso il progetto sottolinea il privilegio di un’estetica radicale nel quotidiano. Una selezione di accessori e strumenti in cui si esalta la manifattura e il suo codice estetico fondante insieme a un pensiero sulla loro funzione evolutiva. Lavorati con sottili lastre di granito e marmo, legni di alberi siciliani, i pezzi sono uniti in geometrie minimali ad esaltare la lavorazione manuale e la finitura con pigmenti e ossidi e ingredienti da cucina. L’accento per questa edizione di iDesign è la reale necessità di definire se e come gli interni vivono l’inizio e la fine di ogni giornata, se la casa costruisce l’integrità di ogni persona, se la casa svela la propria indole dopo esserci frequentati per anni.
Sempre mercoledì 25 ottobre alle 18 da RizzutoGallery (in via Maletto 5) è in programma un incontro sul tema “Cos’è il fake design?”, a cura di Marcello Carriero, professore di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, che culminerà con una visita guidata di “Double eye trouble”, la doppia mostra di Katharina Maderthaner e Jochen Mühlenbrink, che ha aperto la stagione espositiva autunnale della galleria. Ingresso libero.
La mostra – inaugurata lo scorso 9 settembre – è un dialogo tra i due artisti tedeschi: Katharina Maderthaner, scultrice di Düsseldorf che dal 2016 è tra gli artisti rappresentati dalla Galleria, e Jochen Mühlenbrink, pittore di fama internazionale che vive tra la Germania e i Paesi Bassi, che inaugurerà in questa occasione la sua prima mostra personale in Italia. Ad accomunare i due artisti è il loro lavoro sull’ambiguità della realtà, capace di creare una tensione tra percezione e aspettativa, stravolgendo la concezione di oggettività.
Il lavoro artistico di Katharina Maderthaner (Meerbusch, Germania, 1982) trova ispirazione in alcune bizzarre situazioni della vita quotidiana in cui il falso imita il vero e la copia tenta di confondersi con l’originale, in un oscillare tra buono e cattivo gusto. Questo fa scattare nell’artista la necessità di rielaborare l’esperienza attraverso un lavoro di sintesi e di sublimazione, fino alla creazione di qualcosa di assolutamente nuovo. Il banale rispecchia il serio, la copia rispecchia l’originale, il falso e l’imitazione rispecchiano il reale, in una amalgama tra il bricolage quotidiano e una genialità nascosta, tra il capolavoro e il prodotto di massa, tra il design e il disastro. L’artista realizza un passaggio tra i due mondi trasformando l’uno nell’altro e sfocando i confini.