Ancora una sconfitta, la terza stagionale per il Catania di Luca Tabbiani. La squadra rossazzurra perde 1-0 al “Menti” di Castellammare di Stabia (NA) contro la Juve Stabia. Al 31′ a decidere l’incontro è una rete di Meli, subentrato pochi minuti prima a Bentivegna infortunato. Un avvio di stagione sotto le aspettative e non all’altezza per rosa e valore tecnico.
Disattenzioni in difesa e mancanza di concretezza in avanti
Così non va. Otto punti in sette partite, solo due vittorie, due pareggi e ben tre sconfitte. Il Catania non è partito bene in questa stagione 2023/24, la prima in Lega Pro dell’era Pelligra. La cura Tabbiani non sembra dare i frutti sperati, nonostante ciò l’allenatore rossazzurro è stato confermato a più riprese smentendo ogni possibilità di esonero.
I risultati però non giocano a favore dell’ex Fiorenzuola che, oltre alla sconfitta in sé, il Catania non è stato capace di poter ribaltare una gara alla portata. Nonostante la Juve Stabia abbia fatto un’ottima partita, gli errori individuali e di collettivo sono molteplici, forse frutto di nervosismo e quella “fretta” di concludere le azioni.
Il problema, però, non riguarda solo il reparto avanzato. La rete subita dai rossazzurri, oltre che ad essere viziata un possibile fuorigioco, è frutto di una grave disattenzione difensiva dei due centrali Curado e Silvestri, che si dimenticano di Candellone sull’azione del gol (l’assist-man sul gol di Meli). Non ci si possono aspettare errori di questo tipo da due difensori di questo calibro.
Catania nelle mani di “Mino” e “Samu”: ma spesso non basta…
Chiricò e Di Carmine. Sono solo loro i marcatori del Catania in questo campionato di Serie C, iniziato con più ombre che luci. Quattro gol per l’ex Perugia e tre per il numero 32. Una squadra che, sulla carta non ha nulla da invidiare a nessuno, vanta solo due giocatori andati a segno. Già questo è un grande campanello d’allarme che fa capire tanto sul rendimento offensivo della squadra di Luca Tabbiani.
Il paradosso è che questa squadra gioca un calcio tendente al propositivo, ma fondamentalmente il problema è sempre lo stesso: negli ultimi venti metri il Catania si incarta su se stesso nelle sue azioni, spesso perde palla e gli avversari ripartono in contropiede. Una scena vista e rivista fin dalla prima giornata contro il Crotone.
Settimana di riflessioni e un Taranto da battere
Questa sconfitta del Catania contro la Juve Stabia ha generato una serie di malumori tra i tifosi, che forse non si aspettavano questo avvio a rilento dei rossazzurri. Il clima è teso e adesso contro il Taranto domenica prossima serve una vittoria convincente. Tabbiani, nonostante alcune voci su un suo eventuale esonero, è stato confermato dalla società e il club spera in un cambio di passo immediato (come riporta Lacasadic.com).
Ad ogni modo, il tempo è tiranno e più passano le giornate e più il rischio di compromettere il cammino nel girone C aumenta. Fare quanti più punti in classifica adesso diventa vitale. Se servirà intervenire, meglio farlo fin da subito per evitare ulteriori intoppi. Per il resto ancora una volta al campo l’ardua sentenza!