Manager della sanità, Cuffaro rilancia la proposta: "Nomine a sorteggio"

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Mentre la Regione assicura che entro il termine di scadenza dei mandati, le Asp siciliane potranno contare sulla nomina dei nuovi manager, il dibattito resta aperto.
Critica la posizione della Dc, che con il suo segretario nazionale Totò Cuffaro è già entrata nel merito della questione nelle scorse settimane, lanciando la proposta di ricorrere al metodo del sorteggio per stabilire chi andrà a guidare le aziende sanitarie provinciali dell’isola.
Un’idea che non è stata presa in considerazione e che, secondo la lamentela di cui oggi torna a farsi portavoce Cuffaro, è stata del tutto ignorata. Le sue sono parole di rammarico.
“Stupisce e rammarica-commenta infatti il segretario nazionale della Democrazia Cristiana- il silenzio sulla nostra proposta del sorteggio
per la nomina dei manager della sanità, sulla base dei migliori per
professionalità e competenza, da parte non solo di chi ci ha accusato di
voler lottizzare tali nomine ma anche dai partiti che crediamo abbiano a
buon diritto la possibilità di farci sapere cosa pensano di questa
proposta che va nel segno della trasparenza nella scelta dei manager
inclusi nell’elenco”.
Poi Cuffaro torna a battere sullo stesso tasto.
“Insistiamo -rilancia il segretario della Dc- sulla nostra proposta del sorteggio con le opportune valutazioni di ulteriore stringate valutazioni di professionalità e competenza che il Presidente Renato Schifani e l’assessore Giovanna Volo vorranno apportare. Lo facciamo -la sollecitazione conclusiva- nella convinzione che questo possa consentire una più rapida nomina dei manager nell’interesse della sanità e della salute dei siciliani che così potranno ben apprezzare un’ulteriore buona azione del governo del Presidente, scevra da qualsiasi residui condizionamenti di logiche di partito”.
Le nuove nomine dovrebbero andare a ristabilire anche gestioni ordinarie in quelle Asp attualmente affidate a commissari. Secondo quanto annunciato nei giorni scorsi, inoltre, per individuare i nuovi manager della sanità non si dovrebbe procedere con proroghe, in alcuni casi non consentite.

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