Per L’Evento di questa settimana, Hashtag Siciia vi parla di un’iniziativa lungimirante, che punta sulla cooperazione e sul territorio.
Una serie di importanti spunti per la promozione dell’enoturismo in Sicilia. Partendo da Pachino e dalla Festa della Vendemmia che si è svolta lo scorso fine settimana, il tela “La Cooperazione come strumento dell’Enoturismo nel territorio: percorsi esperienziali dalle Contrade alle Ferrovie del Vino” è stato sviscerato in ogni suo aspetto come momento di partenza di un percorso virtuoso, in cui Confcooperative Sicilia svolgerà un ruolo di primo piano.
L’iniziativa di Pachino è stata organizzata dall’associazione Vivi Vinum Pachino, con il patrocinio della Bcc di Pachino come occasione per promuovere il vino e tutto quello che ruota intorno alla sua produzione in una comunità.
Il segretario generale di Confcooperative Sicilia Luciano Ventura ha messo in evidenza alcuni importanti aspetti, partendo dalla prevista costituzione di una cooperativa di comunità. Altri importanti input sono stati forniti, invece, dal consigliere delegato del Centro Turistico Cooperativo, Matteo Dispenza e dal responsabile per FedAgriPesca per il Settore Vitivinicolo, Stefano Sequino.
Proprio Sequino, intervistato dal direttore responsabile di Hashtag Sicilia, Salvatore Bonura, ha sciorinato alcuni dati che danno la misura dell’importanza del settore vitivinicolo in Sicilia ed in Italia, facendo anche il punto del problema peronospera, che ha fortemente danneggiato le produzioni.
“In alcune regioni- racconta Sequinto- il decremento produttivo è stato importante,anche il 10 per cento in meno della produzione, che quest’anno si attesta- sono in ogni caso stime- sui 44 milioni di ettolitri. Questo vuol dire che lasciamo il primato produttivo alla Francia. Nulla, invece, colpisce per fortuna la qualità ed il valore dei nostro prodotto, elemento, peraltro, su cui riflettere con maggiore attenzione”.
Il ruolo della cooperazione nel mondo del vino è fondamentale, predominante. Rappresenta una larga fetta della produzione, se pensiamo che il 58 per cento della produzione è rappresentata da vino cooperativo, per circa due miliardi di euro ed un valore anche sociale importantissimo: 110 mila soci viticoltori sono un numero che lo testimonia . Il rapporto è quasi di un viticoltore italiano su due che conferisce le sue uve a cantine cooperativa, dando lavoro a circa 9 mila addetti”.
La questione peronospora va certamente affrontata adesso, a cose fatte, ma anche in termini di prevenzione, come per le altre fitopatie, tema importante che andrà affrontato a livello comunitario, con un impegno politico serio e strumenti adeguati, che siano assicurativi, fondi mutualistici o analoghi.
Il segretario generale di Confcooperative Sicilia, Luciano Ventura pone l’accento sul progetto Vino Connect Sicilia, di cui Confcooperative Sicilia sarà attore di primo piano. “Parte da una sollecitazione precisa di Federcasse- ricorda- e prevede una serie di azioni che consentiranno infine, non solo di promuovere il prodotto vino, ma anche di dare ai visitatori la possibilità di fruire dei nostri luoghi meravigliosi, nel Sud Est Sicilia ma anche nel nisseno e con un gemellaggio nel marsalese, dove abbiamo il grosso delle nostre cantine sociali. E’ un progetto che guarda molti ai giovani, al rapporto con le scuole ,con le università. Un progetto davvero ambiziono, di cui seguiremo un pezzo importante,che è proprio la costituzione di una cooperativa di comunità. Abbiamo prospettive lungimiranti: si andrà ben oltre il progetto”.
Per quanto concerne, invece, il problema peronospora in Sicilia, Ventura ricorda come in alcune aree la riduzione della produzione sia arrivata nell’isola a punte del 60 pere cento. “ Stiamo chiedendo un supporto alla Regione -spiega- Occorre individuare le modalità di erogazione di questi sostegni, in un clima europeo che non è favorevole. Tra le richieste avanzate, la proroga delle cambiali agrarie”.
Lo sguardo di Matteo Dispenza e del Centro Turistico Cooperativo, è puntato sulle enormi potenzialità del territorio, di Pachino e siciliano in genere. I suggerimenti sono stati chiari. “Studiare bene quello che succede nel mondo- spiega Dispenza- per vedere cosa funziona e ricalcarlo sul territorio, partendo, però, con piccoli passi, non di certo con grandi progetti poi difficilmente realizzabili, sia per budget sia per competenze, che vanno acquisite poco per volta. Pachino ha tutte le carte in regola per essere a livello internazionale punto di riferimento. Occorre lavorare da subito sul branding, partendo dai rapporti con tour operator internazionali che lavorano già altrove con successo, confronto utilissimo per tarare l’offerta che Pachino potrà proporre sul mercato internazionale”.
L’EVENTO andrà in onda, con le interviste di Salvatore Bonura, questa sera alle 20:00 sui nostri social e sui nostri canali. Non mancate! Il futuro va costruito a partire dalle idee!
L'EVENTO. Dalla Festa della Vendemmia di Pachino il nuovo progetto per l'enoturismo siciliano
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