Catania. La non violenza a scuola, via al progetto: "Sensibilizziamo con i videogiochi"

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Il tema della non violenza a scuola, da trattare con il linguaggio dei ragazzi, partendo dai videogiochi.
Ha inizio oggi il progetto “In gioco per la pace”, ideato dal Rotary Catania Est in collaborazione con il CSVE – Centro Servizi per il Volontariato Etneo e la Nautilus Academy: “Abbiamo scelto di lanciare il progetto oggi, che è la Giornata Internazionale della Pace per sottolineare come un mondo di pace si costruisce mattone dopo mattone dalla vita di tutti i giorni”, spiega Dimitri Tosi Presidente del Rotary Club Catania Est.
“Portare il tema della non violenza a scuola può non essere facile – prosegue – e proprio per questo abbiamo pensato di utilizzare un linguaggio che i ragazzi conoscono benissimo, che è quello dei videogiochi. La sfida che ci siamo posti è quella di proporre ai ragazzi un laboratorio che li porterà a realizzare un videogioco non violento da donare alla collettività”.
Il laboratorio inizierà con un incontro di sensibilizzazione che vedrà protagonisti genitori e ragazzi insieme: “Vogliamo far riflettere le famiglie sulla scelta dei contenuti che propongono ai propri figli, ragionando insieme sui criteri e le tematiche adatte alle diverse fasce d’età” conclude Tosi.
“Quando si gioca ad un videogioco si svolge un’attività immersiva, sei tu che detti i tempi”, dichiara Filippo Silvestro, direttore della Accademia del videogame e digital art Nautilus Academy. “L’obiettivo di questo laboratorio è concentrarci sulla parte creativa e quindi sul come nasce l’aggancio tra il creatore del gioco e il fruitore, il giocatore. Insieme con i ragazzi ragioneremo sui sistemi che lo rendono possibile, per poi stimolarli a creare un videogioco avvincente, di quelli che ti fa tornare a giocare anche se hai perso una partita”.
“Il volontariato ha un ruolo essenziale nella diffusione della cultura della pace e della non violenza tra i più giovani e con le famiglie”, dichiara Salvo Raffa presidente del CSVE. “Attraverso iniziative come questa riusciamo ad avvicinarci a questi temi parlando ai ragazzi con il loro linguaggio. Viviamo in un’epoca in cui i videogiochi hanno assunto un ruolo centrale nella loro vita, riuscire a coniugare tematiche educative e linguaggio digitale rende questa esperienza un progetto esemplare. Immaginare un gioco che promuove valori positivi offre una straordinaria opportunità di apprendimento e di discussione tra i giovani e stimola riflessioni significative sulla tolleranza e sull’accettazione delle differenze. È in questa partita che il volontariato può giocare un ruolo determinante”, conclude.
Il laboratorio si svolgerà all’interno degli istituti scolastici del territorio etneo e vedrà la partecipazione attiva di ragazzi e insegnanti. L’idea progettuale migliore diverrà poi un app per smartphone che sarà realizzata da uno dei giovani programmatori della Nautilus Academy.
“Il progetto ha un doppio fine: stimolare il dibattito sulla pace e la cooperazione e contribuire al futuro di un giovane talentuoso”, prosegue il presidente Tosi. “Il videogame, infatti verrà realizzato dai ragazzi dell’accademia e la migliore realizzazione verrà premiata con una borsa di studio per sostenere il loro percorso di apprendimento”.

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