VINO CONNECT, Confcooperative Sicilia partner strategico di un grande progetto

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Partire da una tradizione millenaria e portarla verso il futuro attraverso l’azione di una cooperativa di comunità, che diventa strumento per l’attuazione di un piano e più in generale il ricorso al movimento cooperativo. E’ questo l’obiettivo principale del progetto VINO CONNECT SICILIA “Il credito cooperativo acceleratore per lo sviluppo nelle aree da Val di Noto a Val di Mazara: Terra dei vini”; finanziato da Fondosviluppo – fondo mutualistico di Confcooperative – su impulso della Bcc di Pachino e Bcc Toniolo di San Cataldo e che vede Confcooperative Sicilia e Azure Consulting, partners strategici del progetto.
Ente attuatore del progetto è l’associazione “Vivi Vinum”, di cui fanno parte eminenti professionalità e cultori del vino: dal sommelier, al docente universitario, allo studioso della storia della viniviticoltura locale, al produttore.
La presentazione ufficiale del progetto avrà luogo il 22 settembre alle 10:30 al Feudo Maccari, nel territorio di Pachino, in provincia di Siracusa.
Confcooperative Sicilia sarà presente con il Segretario Generale, Luciano Ventura, tra i relatori dell’incontro, e con il presidente della sede territoriale di Siracusa, Alessandro Schembari.
“Il progetto- anticipa il Segretario Ventura- mira a valorizzare e promuovere lo sviluppo della cooperazione nell’ambito della filiera del vino, laddove il termine cooperazione va inteso in senso lato e cioè: stare insieme, lavorare insieme, confrontarsi sulle idee e costruirle. Confcooperative Sicilia è tra i partner che hanno sostenuto il progetto, fin dalla sua definizione progettuale e vuol creare le condizioni affinché il processo continui nel tempo. Per questo c’impegneremo per arrivare alla costituzione e all’avvio di una cooperativa di comunità, che vorremmo porti avanti le iniziative legate alla comunità vitiviincola, ma anche alla promozione turistica. Lo strumento che creeremo sarà facilitatore di un’economia legata al vino. Sarà,insomma, uno strumento di comunità”.
“Il progetto si articolerà in 18 mesi-conclude il Segretario Generale – Si lavorerà molto con le scuole, le comunità locali, i produttori e saranno avviati confronti con altre regioni d’Europa, volti a “importare buone prassi anche nell’ottica della fruizione turistica della cultura locale. Tutto ciò ha anche lo scopo di vivacizzare alcuni territori dalle grandi potenzialità non ancora espresse al massimo”.

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