Tragedia A1, morti due autisti siciliani. Filt Cgil: "Situazione insostenibile"

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“Un’altra giornata nera sul fronte delle morti sul lavoro con il decesso degli autisti, entrambi di Favara, di un autocarro e di un bus che trasportava migranti sulla A1. Ancora dolore,
dunque, ancora cordoglio per un’altra tragedia, dopo quella della Caronte, dopo quella dell’autocisterna dei forestali, dopo le tante altre accadute”. Lo scrivono in una nota congiunta Francesco Lucchesi, segretario confederale della Cgil Sicilia e Alessandro Grasso,
segretario regionale della Filt Cgil. “E’ una situazione insostenibile- sostengono i due esponenti sindacali- su ogni tragedia si indaga, si cercano responsabilità, ma c’è un dato di fatto inconfutabile: che sul fronte politico istituzionale le bocce sono ferme e invece c’è tanto da
fare, si apra subito un tavolo regionale sulla prevenzione”: lo scrivono in una nota congiunta. “Al di là di eventi che possono essere catalogati come disgrazie accidentali – dicono Lucchesi e Grasso- tanti incidenti mortali sul lavoro possono essere evitati attraverso la stringente
applicazione della normativa sulla sicurezza, attraverso la formazione dei lavoratori e attraverso i controlli”. I due esponenti della Cgil aggiungono: “Alla regione con la quale auspichiamo si apra subito il confronto chiediamo che fine ha fatto l’accordo per rimpolpare
gli organici degli ispettorati del lavoro, veramente esigui in Sicilia. I controlli sono fondamentali anche per stanare il lavoro nero, quello più a rischio delle violazione delle norme sulla sicurezza. Alle imprese invece sollecitiamo responsabilità sociale nell’applicare le norme sulla sicurezza e nel formare i lavoratori. Dal canto nostro proseguiremo laddove presenti con la vigilanza dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza- concludono- affinché entri nella mentalità comune che le scorciatoie e le disattenzioni in certi casi possono costare la vita”.

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