La quarta edizione di “ Ciauri e Sapuri Fest “, la Kermesse organizzata dalla Cna di Palermo in collaborazione con la Cna Siciliana, quest’anno si è svolta Mondello, la borgata marinara racchiusa tra Monte Pellegrino e Monte Gallo.
Sul lungomare di questa splendida località, nota in Sicilia e nel mondo per il blù intenso del suo mare, per la sabbia chiara e morbida della spiaggia e per il porto pittoresco, hanno esposto 55 aziende dell’agroalimentare provenienti da tutta l’Isola presentando 3.500 varietà di prodotti.
Dal 6 al 10 settembre decine di migliaia di visitatori hanno potuto degustare prodotti genuini che ricordano gli antichi mangiari della nostra tradizione culinaria e il meglio dell’eccellenza dell’agroalimentare e dell’enogastronomia siciliana. E, nel contempo, assistere in uno scenario onirico e suggestivo a spettacoli musicali di altissimo livello, a manifestazioni sportive, che hanno visto impegnati oltre cinquecento ragazzi/e in tornei di pallacanestro e volley, e a dibattiti in cui si sono confrontati, su temi di attualità e di prospettiva, tante personalità.
I momenti salienti di questo evento sono stati: il taglio del nastro affidato agli onorevoli Edy Tamaio e Antonello Cracolici e la benedizione di don Sergio Gresi, vice direttore della Caritas diocesana di Palermo; i talke tematici animati dalle performance di tanti personaggi provenienti dal mondo delle istituzioni, della politica, della magistratura, dello sport, dell’università, dell’impresa e del volontariato; i show cooking e, ovviamente, la consegna della borsa di studio da parte di Dario Costantini, presidente nazionale della Cna ad Aurora Vancheri, una studentessa lavoratrice di un quartiere difficile che vuole continuare a studiare e che sogna di fare la fotografa.
“ La questione energetica e la transizione ecologica, per la comunità e le attività produttive “, “ Artigianato di Sicilia, trionfo di cultura e tradizioni “, “ Sport e Turismo: una vera opportunità per fare impresa “ , “ Antimafia e l’antimafia dell’impresa “ sono stati i temi posti al centro dei talke che hanno visto confrontarsi tra gli altri: Carolina Varchi, vice sindaco di Palermo, Edy Tamaio, assessore regionale alle Attività produttive, Gaspare Vitrano, presidente della Commisione regionale attività produttive; l’amministratore delegato del CAEC, Sebastiano Gaggia, Dario Cartabellotta, direttore del dipartimento regionale dell’agricoltura, Mauro Crimi responsabile nazionale Cna Mezzogiorno; gli scrittori Lorenzo Palumbo e Beppe Messina, i presidenti di Federalberghi e della Fipe, nonchè Marco Mancini, Nicola Farruggia, Cristina Cernuti e Rachid Berradi. Nel talke sull’Antimafia, oltre all’autore del libro “ L’Etica dell’Impresa “ Lorenzo Palumbo, sono intervenuti il presidente del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini, gli onorevoli Antonello Cracolici e Raul Russo, rispettivamente presidente della commissione antimafia regionale e componente dell’omonima commissione nazionale, Nadia Lodato, presidente dell’Associazione “ Cotti in Fragranza “ e il presidente nazionale della Cna Dario Costantini.
I dibattiti sono stati presentati dal direttore artistico della Kermesse Carmelo Galati e sono stati coordinati dai giornalisti Nadia La Malfa, Nino Giordano, Daniela Tornatore e Nino Amadore.
Per evitare di comprimere troppo i contenuti di tutti interventi e rischiare di sminuire il senso dei loro ragionamenti in questo resoconto mi limito a riportare solo alcuni stralci degli interventi pronunciati nei talke che si sono susseguiti nell’arco dei cinque giorni della festa.
Edy Tamaio durante l’inaugurazione e partecipando al primo talke ha affermato : “ abbiamo sostenuto questo evento non solo perché si proponeva di valorizzare le eccellenze dell’agroalimentare e dell’enogastronomia siciliane e le imprese che li producono, ma anche perché puntava a promuovere l’antico Borgo marinaro di Mondello che rappresenta il fiore all’occhiello di Palermo. Un evento , quello di Ciauri e Sapuri Fest, quindi che penso debba essere riproposto anche nei prossimi anni per farlo diventare un appuntamento fisso della Cna, della città e della Sicilia “. Nel talke sul turismo sportivo Marco Mancini ha sostenuto che questo segmento del turismo può essere una grande opportunità per la città anche perché a Palermo e in Sicilia non esiste una famiglia nella quale non ci sia qualcuno che non pratichi uno sport. Mancia ha fatto presente la necessità di affrontare e risolvere alcuni problemi diventati impellenti nel settore alberghiero e nella ristorazione, quali la mancanza di forza lavoro le la qualificazione degli addetti. Cristina Cernuti, a sua volta, ha denunciato il fatto che a Palermo non ci sono strutture alberghiere in grado di accogliere grandi eventi sportivi che potrebbero portare tantissimi turisti, infine ha auspicato che le istituzioni locali e regionali, oltre a farsi carico di questo problema, debbono dimostrare maggiore attenzione sui problemi dell’accoglienza nei confronti dei gruppi sportivi, come si fa in altre città della stessa Sicilia. Il campione dello sport Rachid Berrudi nel suo intervento, dopo aver espresso solidarietà nei confronti del Marocco colpito da un terremoto devastante, ha detto che a Palermo non ci sono impianti sportivi capaci di ospitare grandi eventi nè imprenditori che investono in questo settore. Infine ha invitato le compagnie aeree a non andare via dalla Sicilia perché la loro fuga penalizzerebbe ulteriormente lo sport e sollecitato una forte iniziativa verso le periferie. L’onorevole Carolina Varchi, vice sindaco di Palermo ha ricordato che durante questi primi mesi della nuova amministrazione il suo impegno, oltre indirizzarsi ad approvare ben sette bilanci, si è caratterizzato nella ricerca di risorse da destinare alle palestre e agli impianti sportivi. A questo proposito ha detto che nel bilancio ci sono già risorse significative e che grazie all’impegno del ministro dello Sport, da lei sollecitato, arriveranno altri soldi da destinare alla realizzazione di palestre e impianti sportivi nei quartieri. Infine ha voluto precisare che lei ama il termine quartiere e non il termine di periferie perché i quartieri hanno una storia, un’anima, un’identità. Il professore Lorenzo Palumbo presentando il suo libro “ Il Codice Etico Delle Imprese “ ha sostenuto che “ il codice etico per le imprese non deve essere un’operazione di cosmesi, una mantellina che si indossa la mattina e si toglie la sera. Non deve essere dunque un insieme di regole che l’impresa si dà per apparire formalmente legale, deve essere un’occasione per isolare quelle aziende che continuano a convivere con forme di illegalità e che invece devono essere messe ai margini anche attraverso l’azione dell’opinione pubblica “ . Palumbo ha concluso il suo intervento dicendo che la reputazione per un’impresa è importante, che la legalità conviene e che con l’adozione del codice etico, oltre a raggiungere obiettivi di ordine morale, si raggiungono anche obiettivi economici. Il presidente della Commissione Antimafia, Antonello Cracolici nel suo intervento ha insistito molto sull’importanza che ha per l’impresa la reputazione e sulla necessità che i comportamenti anche dei singoli cittadini hanno nella lotta contro la mafia. Ha ricordato che negli anni ruggenti a Palermo c’era un tavolino attorno al quale si sedevano boss e grandi imprenditori per spartirsi la torta, vale a dire gli appalti, aggiungendo a questo proposito di essere preoccupato per quello che può accadere con la nuova legge sugli appalti perché se non si introducono modificazioni penalizzerebbe le imprese sane, in particolare le imprese più . Infine ha auspicato che tutto il sistema delle imprese mantenga sempre alto l’impegno contro le infiltrazioni mafiose nell’economia anche perché questa è la strada maestra per difendere le imprese sane e per spingere le istituzioni a sostenerle nel loro sviluppo. L’onorevole Raoul Russo della Commissione Antimafia nazionale, dopo aver ricordato che l’inquinamento mafioso dell’economia è un problema complesso perché si presenta con tante facce, ha affermato che i “ colletti bianchi “ continuano ad aver un ruolo forte nella spartizione degli appalti e che i poter criminali in Sicilia, anche se da qualche tempo non manifestano la stessa ferocia della ndrangheta e della camorra, continuano ad essere un problema per l’economia sana . Il presidente del Tribunale di Palermo, Piergiorgio Morosini nel suo intervento, oltre ad essersi soffermato sui limiti e i ritardi dell’azione della magistratura, causati dalla ristrettezza degli organici degli uffici giudiziari e da alcune vicende che hanno chiamato in causa l’attività assolutamente discutibile di qualche magistrato, ha insistito sul fatto che l’etica va aggiornata continuamente e sulla necessità di interrogarsi sempre sull’impatto che hanno i comportamenti di ciascuno di noi. Concludendo il suo intervento il presidente del Tribunale, ha proposito dell’influenza che può avere il contesto, ha ricordato che nel cosiddetto tavolino che spartiva gli appalti a Palermo e in Sicilia sedevano anche nomi altisonanti dell’imprenditoria del Nord con ruoli di primissimo piano . Infine ha auspicato un migliore funzionamento delle istituzioni e delle banche perché, ha sostenuto il dottor Morosini , se le istituzioni ritardano a pagare le imprese per i lavori o i servizi che fanno per la pubblica amministrazione e le banche non concedono loro credito e come buttarli nelle braccia della mafia, la quale quando viene a conoscenza di questo tipo di problemi allarga subito le sue braccia. Questo riguarda tutte le imprese in particolare quelle più piccole. Dario Costantini nel suo intervento conclusivo ha ricordato l’importanza che hanno certe date per la stragrande maggioranza delle popolazioni del Nord, come quelli degli attentati ai giudici Falcone e Borsellino e quella dell’arresto di Messina Denaro, nonché la necessità di alzare il livello della lotta per debellare la mafia, infiltratasi da tempo anche nella economia e nelle istituzioni della parte più avanzata del Paese. Il presidente nazionale della Cna collegandosi poi all’auspicio formulato dal Presidente del Tribunale di Palermo in ordine al funzionamento delle istituzioni, oltre ad aver denunciato il fatto che in Italia l”80 per cento delle imprese non riesce a intascare i crediti entro i tempi stabiliti, ha anche fatto presente che lo Stato appare come un nemico delle imprese perché per aprire un’attività occorre fare 86 passaggi burocratici , rivolgersi a 37 uffici ed enti diversi e sostenere oltre 15 mila euro di spesa prima di alzare la saracinesca. Il presidente Costantini in conclusione ha ribadito l’impegno della Cna contro ogni forma di illegalità e contro la mafia ricordando a questo proposito le iniziative fatte in Sicilia anche sotto la guida di Pietro Giglione e Sebastiano Battiato e il fatto che la Cna di Palermo, su impulso di Pippo Glorioso, negli ultimi anni ha dato due borse di studio intitolate una a Libero Grassi, un simbolo nella lotta contro le estorsioni e l’altra a Felicia Impastato, la madre di Peppino ucciso dalla mafia, per aver lottato quarant’anni per avere giustizia.
La kermesse ha chiuso i battenti domenica notte, dopo aver “ incassato “ la visita di quasi cinquantamila persone, la soddisfazione delle aziende che hanno esposto e fatto degustare i loro prodotti e naturalmente quella degli organizzatori che si sono dati appuntamento il prossimo anno, ancora …. a Mondello.
- Pubblicità -