I nuovi dati del Mef parlano di flessione. Il popolo delle Partite Iva cresce meno.
Il Ministero dell’Economia ha reso noti oggi i nuovi dati relativi alle nuove aperture di Partita Iva in Italia.
Quello che emerge è che si registra una flessione. Entrando più nel dettaglio, nel secondo trimestre 2023 sono state aperte 118.215 nuove partite IVA. Significa il 6,1% in meno rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
È questo il quadro che si presenta alla luce dell’aggiornamento dei dati dell’Osservatorio sulle partite Iva pubblicato dal Ministero dell’economia e delle finanze, nel quale si rileva che il 47,1% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21% al Centro e il 31,5% al Sud e Isole.
In particolare, la classificazione per natura giuridica mostra che il 70% delle nuove partite Iva è stato avviato da persone fisiche, di cui il 48,3% sono giovani fino a 35 anni, il 22,6% da società di capitali e il 2,9% da società di persone. La ripartizione per settore produttivo evidenzia invece che il maggior numero di aperture ha interessato il commercio con il 18,8% del totale, seguito dalle attività professionali (17,8%) e dall’edilizia (10,4%).
I soggetti che nel secondo trimestre 2023 hanno aderito al regime fiscale forfetario sono stati 56.663, pari al 47,9% del totale delle nuove aperture.
Partite Iva, 118 mila nel secondo semestre: flessione dei 6,1%
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