In provincia di Siracusa è a rischio il servizio Asacom e trasporto per circa 320 studenti disabili delle scuole superiori.
Il dato è emerso durante un incontro che si è svolto presso il Libero Consorzio Comunale tra i rappresentanti di Confcooperative Sicilia, sede territoriale di Siracusa, presieduta da Alessandro Schembari, i rappresentanti di altre centrali cooperative e delle famiglie e quelli del Libero Consorzio, che dovrebbe garantire il servizio.
Nel corso del confronto hanno trovato conferma le preoccupazioni emerse nei mesi scorsi, circa l’impossibilità di poter garantire l’avvio del servizio.
Il Libero Consorzio lamenta l’insufficienza dei fondi necessari a garantire le prestazioni scolastiche tramite gli enti del terzo settore accreditati, a causa dei trasferimenti regionali sempre più esigui rispetto al crescente bisogno sul territorio pari a circa due milioni di euro. Non è stato nemmeno in grado di garantire il saldo delle fatture relative ai servizi già erogati per i mesi di aprile, maggio e giugno.
Tutto questo,stando così le cose, si tradurrebbe nella violazione del diritto allo studio e di fruire di servizi essenziali.
La richiesta è quella di un confronto urgente con la deputazione regionale, alla presenza del libero consorzio e dell’assessorato regionale alla famiglia, con l’obiettivo di individuare la strada per garantire l’avvio dell’anno scolastico per tutti gli studenti.
Si chiederà,inoltre, la partecipazione del presidente dell’ANCI Sicilia, consapevoli che il mancato avvio del servizio ASACOM comporterebbe pesanti ripercussioni sui servizi sociali comunali.
Il quadro regionale parla, al momento, di una situazione in cui la maggior parte delle province sta svolgendo le procedure per il rinnovo del servizio. A parlarne è il presidente di FederSolidarietà Confcooperative Sicilia, Salvo Litrico.
“Ma non abbiamo certezze rispetto ai tempi-spiega- Immaginiamo che possano essere congrui. Rimane, tuttavia, la discrasia del fatto che il primo giorno di scuola non si arriva mai ad avviare il servizio destinato agli alunni delle scuole superiori. La verifica condotta lascia trapelare le preoccupazioni delle province sui mancati trasferimenti e forse anche sugli impegni di spesa. Confcooperative Sicilia ha avviato un’interlocuzione con l’assessorato regionale per approfondire tutti i temi legati alla cooperazione sociale. Stiamo conducendo un’importante battaglia di principio e valori morali, organizzativi e di pensiero per migliorare i servizi, a maggior ragione dopo le ultime polemiche alimentate da alcune associazioni che apparentemente rappresentano le famiglie e in realtà hanno mire politiche.
Esistono delle linee guida regionali che fissano per le province specificatamente obiettivi e tariffe, che ci aspettiamo vengano rispettate”.