“Una campagna strumentale contro il superbonus, con l’obiettivo di nascondere il crollo dell’economia italiana, favorito dall’incapacità del Governo, non in grado di andare oltre una ‘facilissima’ austerità fatta di tagli alla spesa sociale e agli investimenti”.
E’ questa la verità, secondo il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro, che aggiunge, “stanno lavorando per fare fallire 50.000 imprese e ad aggravare i costi dello Stato, con ammortizzatori sociali e pagamenti di milioni di indennità di disoccupazione ai lavoratori edili, che perderanno il posto di lavoro.
L’idea del presidente dell’associazione dei contribuenti si spinge anche oltre, fino a ritenere che vada aperta una “inchiesta” nei confronti della Meloni e dei suoi Ministri per disastro colposo nei confronti dell’economia nazionale e del sistema delle imprese italiane”.
Una provocazione motivata da un’idea di fondo: “Il Governo Meloni -dice Finocchiaro- prova a gettare fumo negli occhi e a nascondere il -0,4% del Pil nel secondo trimestre 2023, l’aumento continuo del prezzo del benzina dopo lo sciagurato taglio degli sconti, l’incremento senza sosta delle rate dei mutui, il -3,7% dell’erogazione del credito alle imprese, il rischio chiusura di 24mila esercizi commerciali a fine anno, un’inflazione del carrello della spesa che si mantiene intorno a un vergognoso 10%, un crollo di 73mila occupati in un solo mese, una risalita della disoccupazione, un Pil che dopo essere cresciuto dell’11% nell’ultimo biennio si avvia verso un magro ‘zero virgola. Il Governo della Meloni -conclude il presidente di Confedercontribuenti – fino ad oggi ha gettato fumo negli occhi agli italiani. Ma la misura è colma e il fallimento è prossimo venturo per almeno 50.000 imprese”.