Un’esperienza straordinaria, che ha visto protagonisti 34 giovani della Diocesi acese, da Linguaglossa alle città delle Aci.
Questo è stata la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona dello scorso agosto, conclusa con un pellegrinaggio al Santuario di Fatima.
E per ricordare quanto accaduto, tirare le somme, condividerlo con la comunità diocesana, i giovani, di ritorno dal Portogallo, hanno organizzato ad Aci Platani , animati da desiderio di fraternità e condivisione, un momento di incontro e confronto con il vescovo Raspanti, alla presenza del vicario generale della diocesi acese mons. Agostino Russo e del parroco di Aci Platani, don Salvatore Coco.
Ad introdurre l’incontro il direttore dell’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile, Don Orazio Sciacca, che è intervenuto esprimendo parole di approvazione sull’organizzazione dell’evento. La GMG, infatti, è stata occasione di crescita spirituale e comunitaria per pellegrini di tutto il Mondo: “Per la grande partecipazione di giovani, la ricchezza di proposte e i modi sempre nuovi di coinvolgere i pellegrini, la Giornata Mondiale della Gioventù che abbiamo vissuto è stata un’esperienza unica dal respiro mondiale che ha posto al centro la Croce di Cristo”. Racconta Don Orazio e continua: “Papa Francesco ci ha invitati a non aver paura di fermarci a pregare perché è dall’incontro con Dio che i giovani devono ripartire con entusiasmo. La GMG è stato un bellissimo evento che non può terminare con i giorni di Lisbona”.
I giovani pellegrini hanno omaggiato con una Corona del Rosario che riporta il logo della GMG, il vescovo Raspanti. Le sue sono state parole di speranza e fiducia: “La Gmg è un raduno importante-ha detto- nel quale i giovani rafforzano la propria fede ed è occasione per scoprirsi non eccezione della società ma fratelli di tutto il mondo. La Gmg, inoltre, mostra che non siamo soli nella fede ed infatti si prega in comunione con il mondo del quale tutti ne facciamo parte. Chissà dove sarete tra dieci anni?” Prosegue il vescovo parlando ai ragazzi: “Forse qualcuno di voi sarà sposato o si troverà all’estero. Non importa: siete cristiani, siete di Dio e lui non vi abbandonerà mai”.
All’incontro hanno preso parte anche i sacerdoti don Raffaele Stagnitta e don Rosario Raciti, che hanno accompagnato insieme a Don Orazio Sciacca il gruppo di pellegrini, tra i quali due seminaristi che si stanno preparando al sacerdozio ministeriale.
Sguardo puntato adesso verso i prossimi appuntamenti: Roma 2025 nell’anno del Giubileo e Seoul 2027 per la XXXIX giornata mondiale della Gioventù.