Allo Spazio Eventi Bastione di Cefalù talk, reading, musica, danza e body painting per il finissage di ‘’Flow’’, la mostra di Florinda Cerrito

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Flow non è solo il titolo di una mostra ma abbraccia anche un intero progetto di pittura, a cura dell’artista palermitana Florinda Cerrito, che si è inaugurato lo scorso 5 agosto presso lo Spazio Eventi Bastione, in piazza Francesco Crispi 13/14, a Cefalù, e che sarà visitabile fino al 19 agosto. Per giovedì 17 agosto, in occasione del finissage della mostra, sono in programma una serie di eventi culturali che andranno ad impreziosire il percorso artistico, nello specifico, a partire dalle ore 18.30, la serata prenderà il via con un talk che vedrà la partecipazione dell’artista Florinda Cerrito che dialogherà con la storica dell’arte Laura Francesca Di Trapani, a seguire, una performance del musicista e compositore Mario Bajardi. Spazio anche alla letteratura col reading di brani dello scrittore ed editore Francesco Teriaca, con la partecipazione dell’artista e pittrice Cristina Correnti. E poi, momenti di estemporanea con la performance di body painting a cura degli artisti dell’Emporio Ancestrale di Art Decò, ed infine, una improvvisazione coreografica dell’artista Natalia Fontana.

Al vernissage del 5 agosto ricordiamo la partecipazione dell’artista mecenate Antonio Presti che ha definito il percorso di Florinda Cerrito “di disciplina, leggerezza e sospensione, trasmutato in un linguaggio contemporaneo che descrive il rapporto di ‘Madre Universale’, celebrato da immagini fantastiche”.

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Flow è un flusso di memoria visibile, pensieri che fluttuano nella materia che conta – spiega l’artista Florinda Cerrito -, è l’inconscio che vive e che scivola, un amalgama di ‘forme’ che passano, si intrecciano e si legano. Colori in strade srotolate, colori e forme indossate, rubate ai ricordi, è l’Angelo della terra, colui che vive e che muore continuamente, e che sempre si rigenera. Flow, è anche la rappresentazione di madri coi loro figli con esseri e forme immaginari, ispirati a madre natura, esseri che circondano in un intreccio di energie manifestate attraverso colori dirompenti. Flow, sono anche gli uomini, circondati dalla loro natura, a volte insicura. Questo progetto di pittura è un prodotto artistico, frutto di energia dirompente che si manifesta attraverso una rappresentazione grafico-pittorica, e che mette a confronto la natura nella sua completezza con esseri e forme immaginari che l’inconscio è capace di generare. Flow è la mia forza vitale, il mio io completo, sempre in divenire”.

Il progetto FLOW prende il nome da un gioco tra le parole Flow, che in inglese vuol dire flusso, fluire, e Florinda, il nome di battesimo della Cerrito. Il cosiddetto flusso di memoria è un processo creativo, inconscio, istintivo, che crea stato di benessere anche nei casi in cui i sentimenti d’origine abbiano base negativa. Una condizione mentale in cui il tempo è statico ma la creatività scorre all’infinito, senza limiti temporali e spaziali. È ciò che vive l’artista immersa nella pittura. “Con Flow – prosegue Florinda Cerrito – ad oggi, ho realizzato un complesso lavoro pittorico, iniziato pochi anni fa con la realizzazione di una prima camicia, pensata per un destinatario, per essere indossata come un’opera d’arte, frutto di una interconnessione energetica, dal generante flusso creativo, tra l’intenzionalità estetica di chi l’ha indossata e il mondo esterno. Flow è divenuto un progetto quando ho dato vita ad altre creazioni, altre camicie, una dietro l’altra, ma questa volta senza più un destinatario. Come una tela, ho dato inizio a un intreccio e a una trama di immagini sempre più deliranti a tratti decorative, astratte e figurative”.

Così – aggiunge l’Artista – ci sono voluti anni, cinque in tutto, per riuscire a realizzare sette camicie, uniche ed irripetibili, vere tele da indossare, insieme a cinque pannelli, rotoli su carta da parati riciclata, dipinti a mano, con forme e colori, altrettanto esplosivi. Metri di pittura (fino a un massimo di tre per ognuno), ininterrotta, intricante e potente. Cinque storie fantastiche apparentemente slegate ma in un continuum palpabile, che accompagnano lo spettatore in un viaggio all’interno dell’io più profondo. Un processo creativo, e un percorso verso una rinascita e al contempo un ritorno nel mondo dell’arte. Una seconda fase del mio progetto pittorico, prende il titolo di Flow Madri&Figli, ed è legata a un percorso sulla mia identità di madre (di madre adottiva) e a una riflessione sulla maternità in generale, in ambito sociale e culturale: un percorso iniziato in pieno lockdown, proseguito durante tutta la pandemia, e che continua ancora oggi. Pitture su tela, in una narrazione tra il soggetto e l’inconscio, con una tematica specifica, ovvero la maternità. E in ultimo, Flow uomini, un viaggio nel mondo maschile: affascinante, intrigante, dai tratti sensuali. Una ricerca appena intrapresa, che sta prendendo corpo lentamente, in un cammino tra la scoperta e lo stupore, ma non sempre facile”.

Il feedback con il pubblico è stato meraviglioso – conclude la Cerrito – e quello che ho percepito maggiormente è stato il coinvolgimento dello spettatore, quasi in un’immersione favolistica nel mio mondo. E questo è molto bello. Anche io davanti ai miei colori e alle mie forme, ho provato stupore, un distacco naturale, necessario forse, questa volta da osservatrice, per un’analisi più oggettiva del mio operato. La condivisione e la partecipazione sono elementi anche questi necessari nella mia vita e nel mio essere artista, ecco perché, per la chiusura di questo percorso, giorno 17, ho deciso di convogliare all’interno della stessa altra bella energia”.

Florinda Cerrito, breve bio

Nasce come grafico e tecnico pubblicitario anche se la sua passione è da sempre l’illustrazione. Con il diploma all’Accademia di Belle Arti di Palermo e un corso a Milano per grafica pubblicitaria e fotografia, ha lavorato per tanti anni come grafico e Art Director sia a Palermo che a Bologna e Barcellona (in Spagna). Con l’insegnamento, la sua vita ha avuto una svolta non indifferente: creando storie scritte e illustrate, si è poi allontanata definitivamente dalla grafica e dalla fotografia per dedicarsi all’illustrazione e alla sperimentazione grafico-pittorica. La pittura vera e propria, è arrivata negli ultimi anni con il progetto Flow che si impone definitivamente riuscendo a esprimere finalmente la parte inconscia, più profonda di sé stessa, la parte più libera e a colori della sua esistenza. Con Flow ha esposto nel novembre del 2019, a Parigi, nelle sale del Salons Aguado, del Marie Du 9, e con una mostra dal titolo FLOWœuvres; nel luglio del 2020, ha esposto per la BIAS (Biennale d’Arte Contemporanea Sacra 2020), alla Fondazione Orestiadi, Baglio Santo Stefano, di Gibellina (TP). Un evento importante, durato tutta l’estate e che ha coinvolto diversi artisti, anche di fama internazionale, con diverse location sparse nel Mediterraneo. Quest’ultima, in corso, rappresenta una tappa importante per il suo percorso artistico dove ha rivisto per la prima volta, tutte insieme, le sue creazioni.

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