Un fulmine a ciel sereno in quel di Coverciano in pienissima estate. Roberto Mancini, il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana si è ufficialmente dimesso. La nota è stata pubblicata da pochi minuti che comunica la decisione dell’allenatore ex Inter e Manchester City. Lascia l’Italia dopo 5 anni, un Europeo vinto nel 2021 e una mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar nel marzo 2022.
Roberto Mancini si è dimesso da C.T. della Nazionale Italiana: il comunicato ufficiale
Una decisione che ha del clamoroso, non tanto per i risultati ma per le tempistiche. Roberto Mancini si è dimesso ufficialmente dal ruolo di Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. Dopo 5 anni di panchina azzurra l’allenatore lascia e a breve verrà comunicato il nome del successore. Mancini lascia l’Italia dopo la vittoria di Euro 2020 in finale contro l’Inghilterra e dopo una mancata qualificazione al Campionato Mondiale 2022 in Qatar. Di seguito il comunicato ufficiale della Federazione Italiana Giuoco Calcio:
“La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata. Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra. Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a UEFA Euro 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale.”
Sono stati 5 anni importanti in cui l’Italia di Mancini sicuramente per i primi tre anni ha saputo dare un’identità e di una squadra pronta a dare tutto per arrivare al risultato. Di fatto, il titolo di Campioni d’Europa è arrivato anche grazie alla dea bendata. Ma la mancata qualificazione ai Mondiali del 2022 e l’eliminazione contro la Macedonia del Nord a Palermo è rimasta una ferita forse troppo grande da rimarginare.
A giorni si saprà il nome del successore di Mancini, si parla già di ex azzurri come Cannavaro, Grosso e De Rossi. Sul piatto c’è anche un possibile ritorno di Conte o dell’eventualità di ingaggiare Luciano Spalletti. Ai posteri l’ardua sentenza.