Il trombettista sardo e il pianista cubano, autori del disco uscito lo scorso maggio e caratterizzato da una sapiente contaminazione di suoni campionati dalle cucine di tutto il mondo, saranno i protagonisti del concerto che si terrà oggi, 23 luglio, alle ore 21:15, presso il Collegio dei Gesuiti di Noto, nell’ambito del Festival Internazionale Notomusica.
Ideale culmine di una trilogia avviata nel 2012 con “Alma” e proseguita nel 2016 con “Eros”, Food gioca sapientemente sul filo che unisce jazz e arte culinaria. Un filo che ha un nome ben preciso: contaminazione. Intesa non soltanto come miscela di suoni, ma anche, e soprattutto, di culture. Per un anno, infatti, il trombettista sardo e il pianista cubano hanno girato il mondo andando a caccia di suoni legati al mondo del cibo e provenienti dai luoghi più disparati: cucine, cantine, vigne. «Tutto ciò – spiega Fresu – diventa la colonna sonora di FOOD laddove i suoni, debitamente tagliati, equalizzati e messi in loop, fungono da basi per le varie composizioni originali scritte da me e da Omar oltre alla canzone “A Cimma” di Fabrizio de André, unica cover dell’album».
Ma Food non è soltanto una riflessione sul piacere del gusto, ma anche un’indagine sul senso profondo della convivialità, sulla necessità di instaurare un dialogo costante. Senza dimenticare un certo risvolto politico e ambientalista: in un contesto ormai così intensamente globalizzato, il tema della sostenibilità e dell’equità alimentare risulta talmente urgente da non poter più essere ignorato.