Treni: in Sicilia massiccia adesione allo sciopero di ieri. Grasso (Filt Cgil regionale), ora le soluzioni ai problemi sollevati. L’ordinanza di Salvini contro il diritto di sciopero e contro i lavoratori.
E’ stata massiccia in Sicilia l’adesione allo sciopero del trasporto ferroviario indetto per la giornata di ieri, 13 luglio, da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Orsa ferrovie e Fast Confsal.
Secondo le stime della Filt Cgil regionale ha incrociato le braccia il 90% dei lavoratori e a
partire dalle 9, esaurita la fascia di garanzia, tutti i treni sono stati cancellati.
“Adesso- dice Alessandro Grasso, segretario generale della Filt Cgil Sicilia- auspichiamo che si entri nel merito dei problemi sollevati per arrivare rapidamente alle soluzioni, nell’interesse dei lavoratori ma anche degli utenti”.
Per quanto riguarda Trenitalia la protesta è stata per la mancanza di manutenzioni e i turni massacranti, “temi – rileva Grasso- che riguardano da vicino anche i passeggeri, visto che oggi a non essere garantita è anche la sicurezza”.
Per Italo i sindacati chiedono anche il rinnovo del contratto. Critico il segretario della Filt Sicilia sull’intervento di Matteo Salvini che precettando i lavoratori ha dimezzato le ore di
sciopero. Un intervento contro il diritto di sciopero- afferma Grasso- contro i lavoratori ma anche contro i cittadini, che hanno il diritto oltre che di viaggiare di viaggiare in piena sicurezza. Il ministro- continua Grasso- avrebbe avuto tutto il tempo di contribuire alla
soluzione di una vertenza che si trascina da mesi, invece ha messo in campo un provvedimento propagantistico, per giunta inefficace visto che dopo le 15 molti treni sono stati comunque cancellati dalle aziende.