Buonasera e ben ritrovati nella rubrica di Hasthag Sicilia “Comu veni si cunta“.
Dall’ultima volta che ci siamo visti ad ora sono accadute tantissime cose, e tra le tante mi piace ricordarne tre quattro.
- la prima: l’inizio della controffensiva dell’esercito ucraino finalizzata a riconquistare i territori occupati dai russi, senza però che questa sia servita a far cessare i bombardamenti che purtroppo continuano a mietere tantissime vittime civili e senza che si sia ancora avviata una concreta iniziativa di pace; anzi, quella promossa dal Santo Padre sembra essersi arenata.
- la seconda: la morte improvvisa dell’onorevole Berlusconi, che come era prevedibile ha suscitato una ridda di reazioni: alcune di beatificazione del personaggio, altre invece, di condanna per il rapporto conflittuale che il Cavaliere ha avuto con la magistratura e per la sua concezione delle donne. Noi, pur avendo le nostre opinioni ci siamo limitati a dare solo la notizia del decesso e a ricordare gli incarichi ricoperti. Non ci siamo schierati con nessuno di questi due “partiti“, non per il timore di essere arruolati in uno dei due eserciti, bensì perché abbiamo pensato che qualsiasi cosa avessimo detto non avrebbe cambiato la realtà delle cose, né in bene né in male. Quindi ci è sembrato più giusto, visto che la morte se l’è portato via, rispettare la memoria che merita qualsiasi essere umano quando lascia questa terra e affidare il giudizio su di lui al creatore. Purtroppo anche in questa circostanza non sono mancate le esagerazioni, né da parte dei detrattori, né da parte degli estimatori. Personalmente mi è sembrata esagerata la decisione dei governi (nazionale e regionale) di sospendere per 7 giorni l’attività del Parlamento e dell’Assemblea Regionale Siciliana perché ci sono tanti problemi che attendono da molto tempo una soluzione. Mi è sembrata pure un tantino esagerata anche la proclamazione del lutto nazionale, se non altro perché non è stato proclamato neppure per la morte di tanti servitori della Patria. Neppure per la morte di Falcone e Borsellino.
- la terza: il naufragio di un peschereccio carico di migranti avvenuto al largo di Pylos, in Grecia che ha fatto registrare decine e decine di vittime e centinaia di persone ancora disperse, tra cui molti bambini. Una strage di poveri cristi la cui unica colpa era quella di volere lasciarsi alle spalle gli orrori della guerra e della miseria e sognare una vita migliore. Una strage che poteva essere evitata perché come rivela un video, il peschereccio era fermo e si poteva soccorrere anche perché le condizioni atmosferiche non erano particolarmente avverse. Di fronte a questa ennesima tragedia che porta la firma di Bruxelles e di tanti Paesi, Italia compresa, e della loro linea rigorista che ha trasformato il Mediterraneo in una trappola di morte non bastano più le dichiarazioni di circostanza o il richiamo alle preghiere, occorre una politica dell’accoglienza che previene le stragi.
Tra i tanti accadimenti non possiamo però tralasciare quello che accade in Sicilia e a Catania che come vedremo non è poco.
A Catania, ad esempio, il sindaco Trantino ha finalmente varato la sua giunta rispettando rigorosamente, per non far torto a nessuno, il Manuele Cancelli che, lo dico per gli sprovveduti, quando fu adottato dalla democrazia cristiana, oltre cinquant’anni fa, non prevedeva le quote rosa, di conseguenza il primo cittadino per farsi perdonare di avere inserito nella squadra degli assessori una sola donna se ne uscito con la battuta “non sempre si può fare quello che si vuole“.
A noi naturalmente e ai catanesi (almeno a quelli che pagano tasse e imposte) non interessa sapere se nella “distribuzione dei pani“ sia stato ridimensionato il potere dell’ex sindaco Pogliese, o se sono stati premiati, come sembra, gli onorevoli Lombardo e Cuffaro, né tanto meno sapere se, nella disputa che c’è dentro Forza Italia, questa prima mano l’abbia vinta l’ assessore Falcone o il presidente Schifani; a noi interessa capire se si affronteranno le questioni della quali si è parlato in campagna elettorale.
A noi interessa capire se ci sarà un rapporto di continuità con l’esperienza precedente dell’onorevole Pogliese o se, invece, si introdurranno da subito, nella risoluzione delle questioni, degli elementi di rottura delle discontinuità.
Comunque rispetto ad alcuni problemi vorremmo, con umiltà e senza voler essere saccenti, rendere edotto il sindaco di alcune novità.
La prima: le mini discariche che abbiamo potuto notare agli angoli di tante strade, anche in campagna elettorale, non sono affatto diminuite, anzi sono aumentati e coinvolgono ormai anche una larga parte del centro storico; la seconda: i cosiddetti parcheggi selvaggi, non solo non si sono ridotti, ma addirittura in alcune arterie dove si posteggiava prima in quadrupla fila (due per ogni lato) se n’è aggiunta una quinta, senza che nessuno si preoccupi di capire come dovrebbe transitare un qualsiasi mezzo di soccorso.
Che dire per il resto? Una sola cosa: è vero i problemi non si risolvono dall’oggi al domani, ma è anche vero che il buongiorno si vede dal mattino, per cui se si vogliono davvero risolvere i problemi occorre cominciare subito. Questo è quello che noi ci auguriamo.
Un’altra novità che non può passare inosservata è l’approvazione all’unanimità della relazione del segretario regionale del partito democratico Anthony Barbagallo (con la sola eccezione di Antonio Rubino, capo di una delle tante correnti, che ha votato contro). Un fatto questo che personalmente giudico positivamente perché sono sempre stato convinto che meriti e demeriti di vittorie e di sconfitte non si possono ricondurre a una sola persona. Immagino però che questo voto bulgaro sia stato ottenuto forse perché, a differenza del passato, questa volta il segretario regionale del PD non ha negato la sconfitta del suo partito.
Mi auguro solo, che oltre ad avere ammesso la sconfitta, abbia anche individuato le cause e indicato le politiche per riconquistare il terreno perduto.
Comunque la si pensi sul Partito democratico per quando mi riguarda debbo dire che questo partito mi sembra davvero strano, considerato che sul resto riesce a dividersi su tutto, anche sulla partecipazione della sua segretaria nazionale, Elly Schlein alla manifestazione dei 5/Stelle (che al netto delle provocazioni di Grillo, comunque condannabili, era stata indetta sul reddito di cittadinanza e sui temi della precarietà del lavoro). Un partito che è diviso e si accapiglia anche sulla proposta del ministro Nordio sui temi dell’abuso d’ufficio e delle intercettazioni telefoniche. Due temi che sono diventati centrali nella percezione dell’opinione pubblica e di migliaia di amministratori locali, compresi quelli di provenienza piddina, perché spesso a causa di un cattivo funzionamento del sistema giudiziario e di un rapporto malato tra alcune procure e alcuni settori dell’informazione si sono distrutte le vite di molte persone e delle loro famiglie per avere ricevuto un semplice avviso di garanzia. Informazione di garanzia che non è una condanna bensì “uno strumento attraverso il quale l’indagato acquisisce cognizione di un procedimento penale a suo carico“.
Su queste questioni, visto che siamo in presenza di alcune proposte, e non di una legge bella è fatta, forse sarebbe stato meglio per il PD piuttosto che dare l’impressione di volere ingaggiare una battaglia, muro contro muro, confrontarsi in Parlamento per cercare di cambiare e migliorare il testo.
È con questo dubbio, che vuole essere anche un auspicio, che vi ringrazio e vi do appuntamento per la nostra prima visione di questa sera, trasmessa dalle ore 20.00 sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!