“Raccontare come nascono le mie canzoni non è semplice neanche per me, che nella mia vita prima di oggi non ho mai suonato o cantato”. Così con estrema emozione e grande umiltà Carmela Giannì racconta come nasce il singolo “Ed io rinasco ancora”, prodotto dalla casa discografica “Capogiro” di Torino, arrangiato dal M° Valeriano Chiaravalle e il consulente artistico Peppe Mavilla e scritto dalla stessa Carmela Giannì ispirata per le parole e la musica in sogno da Franco Battiato.
“La mia storia può suscitare reazioni diverse, ne sono consapevole, ma ogni singola nota ed ogni verso di questo brano mi sono stati consegnati in sogno da Franco che, purtroppo, non ho mai conosciuto se non attraverso le interviste o alcune sue canzoni più celebri”.
Il brano disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 16 giugno, che farà da apripista all’imminente album composto da ben 20 brani, è stato registrato a Roma il 22 marzo il giorno prima del compleanno di Franco ed è stato sognato dall’autrice sei mesi dopo la morte del cantante, il quale in questo passaggio onirico le consegna il suo testamento spirituale. L’intero video è un viaggio introspettivo dell’anima tra paesaggi bucolici e il barocco modicano di Montalbano con l’uso di una fotografia dal respiro cinematografico.
“Prima di raccontare la mia storia e consegnarla alla gente ho riflettuto molto, perché il rischio di poter essere fraintesa o etichettata addirittura come fanatica era alto- continua Carmela Giannì che nella vita lavora nel campo del turismo- ma parlando con Peppe Mavilla abbiamo deciso di rendere noti questi versi che mi sono stati dettati in sogno da Battiato, il quale mi ha consegnato una vecchia valigia piena di spartiti dicendomi è tua fanne buon uso”.
Non è una trovata commerciale- tiene a sottolineare la cantante- ma è un bisogno di comunicare attraverso la musica, perché come le ha detto il suo padre spirituale il linguaggio musicale può solo unire e mai spaventare. “Nella vita sin da piccola ho fatto sempre sogni premonitori ma non ho dato peso a tutto ciò anche se non ho saputo spiegarmi come accadevano certe situazioni- sottolinea Carmela Giannì visibilmente commossa-, quando ho fatto leggere ai miei figli i versi che ho trascritto subito dopo essermi svegliata da questo particolare viaggio onirico spiegando come sono arrivata ad ottenere queste “poesie” immediatamente dopo lo stupore iniziale, mi hanno detto di non lasciare incompiuto questo percorso ed eccomi qui a vivere questo cammino di musica e spiritualità”.