CATANIA – La seconda sezione civile della Corte d’appello di Catania, accogliendo parzialmente il ricorso di Antonino Speziale, ha rigettato la richiesta di risarcimento danni alla Presidenza del consiglio dei ministri e al ministero dell’Interno per la morte dell’ispettore capo Filippo Raciti deceduto negli scontri avvenuti all’esterno dello stadio Angelo Massimino, dove si stava giocando il derby con il Palermo.
I giudici di secondo grado hanno condannato Speziale al pagamento parziale delle spese processuali nei confronti della Presidenza del consiglio dei ministri, del ministro dell’Interno e di Marisa Grasso, vedova dell’ispettore capo, ma “rigettato la domanda di risarcimento del danno patrimoniale proposta nei confronti di Antonino Speziale”.
Antonio Speziale era stato condannato in primo grado a rifondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Mistero degli Interni la somma di Euro 15.063.339,66 a titolo di risarcimento dei danni patrimoniali cagionati con la morte dell’Ispettore.
L’avvocato Giuseppe Lipera, che difende Speziale, si è detto “soddisfatto della riforma della sentenza impugnata”. “Una cosa è certa – ha sottolineato l’avvocato Lipera – sento che il vento sta cambiando, e non aggiungo altro”.