Domenica 28 e lunedì 29 maggio si terranno le elezioni amministrative ed i cittadini di Catania andranno al voto. Sono sette i candidati presenti sulle schede elettorali che correranno per la poltrona di primo cittadino della città etnea.
Ma i giovani e gli studenti come vivono questa situazione?
Ne abbiamo intervistati alcuni per sapere il loro punto di vista.
Gli intervistati, di età compresa tra i 20 ed i 23 anni, sono studenti e studentesse dell’Università degli studi di Catania ed hanno espresso la loro opinione in merito alla situazione attuale.
Dalle risposte è risultato come la maggior parte dei giovani percepisce l’atmosfera delle elezioni: “La campagna elettorale, nonostante non possa partecipare attivamente essendo fuori sede, è molto sentita da tutti, cittadini catanesi e non. Tra cartelli pubblicitari, volantini sparsi sui marciapiedi e addirittura trend di tiktok, i candidati si sono fatti conoscere, chi più e chi meno” dice Serena, studentessa frequentante la facoltà di Scienze e tecniche psicologiche.
Nonostante se ne senta parlare, gli studenti risultano poco informati sulle diverse liste e sui candidati presenti: “Ad essere onesta non sono molto informata a riguardo. So che ci sono sette candidati sindaci ma non ho avuto modo di soffermarmi sui loro discorsi elettorali.” dice Giulia, della facoltà di Lingue e letterature comparate.
La speranza di un miglioramento è comune a molti studenti, che vorrebbero che la città in cui vivono possa dare loro possibilità per il futuro: “Non so ancora dove sarò in futuro dopo il conseguimento del titolo di studio, ma non mi definirei una persona interessata ad andarsene. È sempre bene confrontarsi con quante più realtà possibili e fare esperienza in luoghi diversi ma di una cosa sono certa: si torna sempre dove si è stati bene e per me Catania è casa” aggiunge Giulia.
“Mi piacerebbe rimanere a vivere a Catania in futuro, ma questo dipende principalmente dalle opportunità lavorative che potrò trovare stando qui”, afferma Andrea, studentessa della facoltà di Scienze e lingue per la comunicazione.
Altri, invece, risultano più scettici sulla possibilità di cambiamento: “Sinceramente non so cosa aspettarmi, purtroppo parlano tanto di cambiare le cose, ma poi restano sempre uguali. Io vorrei andarmene, ma si tratta pur sempre della mia città, quindi mi dispiacerebbe vederla per sempre uguale e senza alcun miglioramento” dichiara Giordana, della facoltà di Scienze e lingue per la comunicazione.
Infine, a tal proposito, abbiamo chiesto ai giovani quali misure pensano che la città dovrebbe prendere per promuovere l’occupazione giovanile e creare opportunità per le nuove generazioni. Le risposte e le proposte sono state molteplici.
“Una buona idea, a mio avviso, sarebbe pubblicizzare una vasta quantità di corsi di formazione professionale, perché molti ragazzi non hanno intenzione di laurearsi, ma si iscriverebbero ad un corso se li aiutasse a trovare il lavoro che vogliono” dice Giuseppe, studente della facoltà di Economia e Impresa.
“A mio parere la città dovrebbe cercare di incentivare gli studenti a restare qui, aumentando i salari e diminuendo la necessità di esperienza” afferma Andrea.
“Bisognerebbe dare più possibilità ai giovani di lavorare senza che essi vengano sfruttati per ricevere uno stipendio basso. Inoltre, a mio parere si dovrebbe cercare di migliorare anche l’ambito universitario, magari introducendo corsi più moderni che abbiano più sbocchi lavorativi” dice Giordana.
In conclusione, mentre i cittadini di Catania si preparano alle imminenti votazioni, rimane da vedere come queste idee e speranze si tradurranno in azioni concrete da parte dei prossimi amministratori locali, al fine di garantire un futuro promettente per i giovani e le nuove generazioni.