In questi ultimi giorni, Catania è in movimento per le imminenti elezioni amministrative che si terranno nelle giornate di domenica 28 e lunedì 29 maggio, come deciso dal presidente Renato Schifani. Dopo numerose vicissitudini, l’estate scorsa il sindaco uscente Salvo Pogliese si è dimesso (dando vita ad un avvicendamento di commissari straordinari) per poi essere eletto senatore alle politiche lo scorso 25 settembre. Per questo, più di 2 milioni di siciliani sono chiamati alle urne per scegliere diligentemente le sorti della propria città.
I problemi sono molteplici ma, di fronte ad essi, le proposte per risolverli da parte dei diversi candidati scarseggiano. Provare a cambiare le sorti è importante non solo per i cittadini ma anche per tutte quelle persone, e soprattutto per quei giovani che, pur non essendo nati qui, vivono le realtà del posto, sia per lavoro sia per lo studio.
Vivere a Catania, principalmente per le ragazze, significa avere a che fare con il costante timore di poter subire possibili aggressioni o molestie quando si è fuori dalla propria dimora, soprattutto la sera. Non a caso, Catania è tutt’oggi considerata, secondo i dati, una delle città più pericolose d’Italia. Tale sensazione di insicurezza è dettata soprattutto dalla mancanza di persone che possano realmente garantirla a causa della scarsa presenza delle forze dell’ordine.
L’insicurezza porta a vivere con paura anche la vera movida della città. Ogni giorno si sente parlare di risse e aggressioni, anche a mano armata, proprio nei locali notturni adibiti a serate o eventi a cui partecipano migliaia di ragazzi.
Neanche i mezzi di trasporto della città permettono di sentirsi sicuri. La sera muoversi è complesso, la chiusura di autobus e metro durante la settimana è alle 23 e, se non si ha un mezzo proprio, dopo quell’ora è difficile spostarsi. Fortunatamente negli ultimi mesi, in tal senso, ci sono stati dei miglioramenti, introducendo il servizio di Metro Shuttle di Ferrovia Circumetnea, ossia la navetta bus che percorre in superficie il tragitto della metropolitana, dopo la sua chiusura alle 22:30, fino alle 2 del mattino ogni venerdì, sabato e domenica.
Anche se si ha un proprio veicolo non ci si sente al sicuro, per paura di furti o di danneggiamenti delle proprie auto, che sono all’ordine del giorno.
Molti giovani provenienti da piccoli paesi pensano che vivere in una grande città significhi vivere un sogno ma, come spesso accade, l’apparenza inganna e ci si ritrova a dover far fronte con la realtà dei fatti che distrugge un po’ l’immagine idilliaca che ci si era creati. L’obiettivo di tutti, e soprattutto di chi governa, dovrebbe essere quello di far sì che tale immagine rispecchi la realtà, in modo tale che al giovane che scommette su di sé e su tale città sia data la possibilità di andare avanti e non pentirsi della propria scelta.