Palazzo Adriano è un borgo che conta meno di duemila anime, situato nel cuore della Sicania, equidistante da Palermo e Agrigento.
Il paese, conosciuto come il Borgo delle 24 fontane, per la carriera e per il lavatoio, è diventato famoso perché il regista Giuseppe Tornatore lo scelse come set cinematografico per girare il film “Nuovo Cinema Paradiso“, con il quale, oltre ad si aggiudicarsi l’Oscar nel 1990, ha conquistato anche tantissimi riconoscimenti, compreso il festival di Cannes e il premio di Donatello.
In questa piccola comunità di origine albanese convivono due differenti etnie, quella greco-albanese e quella latina; ed ognuna è legata ai propri riti e costumi.
Tra le attrazioni di questo antico Borgo c’è la piazza, dove risalta la particolare Fontana Ottagonale risalente al 1608.
Ai suoi lati s’innalzano, come in un abbraccio tra l’Oriente e l’Occidente, le due chiese più importanti del centro urbano.
La Chiesa di rito Bizantino di Maria Santissima Assunta, la cui impronta bizantina si riconosce dalla colorazione rosso-oro e dalla presenza di icone; e la Chiesa di rito Latino intitolata a Santa Maria del Lume risalente al XVIII secolo.
Sulla piazza si possono ammirare il settecentesco Palazzo Darà, oggi sede del Comune, e due importanti sale espositive: una ospita il Museo Geo-naturalistico del Parmiano, con la collezione di rarissimi fossili dell’era Paleozoica e l’altra ospita la Mostra fotografica permanente che raccoglie gli scatti e alcuni cimeli delle più belle scene del film di Tornatore.
Le prime notizie di questa oasi di pace circondata da uno splendido paesaggio naturale sono legate ai Vespri Siciliani del 1282.
Gli eventi principali che avvengono nel paese sono: la Festa di S. Giuseppe, dove si possono gustare prodotti tipici locali e apprezzare le performance di numerosi gruppi folcloristici, la Sagra della cuccia, in occasione della quale si possono ammirare parati, oggetti sacri e ricami in oro della tradizione Arberïsh, nonché la Festa di S.Martino, dedicata ai novelli sposi e quella di S.Nicola di Bari.
Piatti tipici del luogo sono, oltre la tabisca – pane schiacciato con le dita e unto di olio d’oliva pre-cotto, i Busiati al ragù di maiale, la pasta con le sarde – infornata e preparata con sarde fresche, il cosciotto di agnello ripieno e…
Su questo e altro, impossibilitati a sentire il sindaco perché fuori sede, ci siamo fatti descrivere da Gianni Milazzo le bellezze del luogo, e ciò che può soddisfare anche i palati più esigenti.
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