Cgil e Filt su Ast: "si esca fuori dalle logiche che hanno reso l'azienda un carrozzone politico-sindacale"

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La Cgil e la Filt Sicilia, con i segretari generali Alfio Mannino e Alessandro Grasso, porgono al nuovo presidente dell’Ast Giovanni Giammarva e ai componenti del nuovo cda dell’azienda gli “auguri di buon lavoro”. Assieme però a una richiesta che apre un fronte
polemico: quella di riaprire la discussione sul contratto integrativo aziendale ”proposto dalla direzione dell’Ast con procedura anomala, non oggetto di negoziato, non sottoposto al nuovo presidente e al nuovo consiglio di amministrazione e firmato solo da alcuni sindacati”.

Mannino e Grasso chiedono a Giammarva di “portare in luce le ragioni che hanno determinato questo atto quasi clandestino, di azzerare tutto e di intavolare un confronto con i sindacati che porti a un contratto integrativo concreto, esigibile, che dia ai lavoratori i dovuti riconoscimenti, a partire da quelli economici”. “Noi chiediamo di conoscere il piano di rilancio dell’azienda- aggiungono Mannino e Grasso- che deve salvaguardare l’occupazione, quella diretta (564 lavoratori) e quella in somministrazione (200 lavoratori”. “La nuova
organizzazione aziendale- sottolineano- dovrà avere come principio guida la trasparenza. Non dovrà più accadere , ad esempio, che una stessa persona abbia incarichi sindacali e incarichi di dirigenza, come è spesso accaduto finora, uscendo da logiche che hanno portato l’Ast a essere un carrozzone politico- sindacale con i risultati negativi che sono noti”. “Se tutto ciò accadrà- concludono Mannino e Grasso – se si instaurerà un clima di corrette e fruttuose relazioni sindacali noi saremo al fianco della nuova dirigenza per rilanciare l’Ast nella tutela dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori e contribuire all’affermazione del diritto alla mobilità nella nostra regione”.

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