CATANIA – Ribellarsi, a costo di perdere la propria vita.
È quello che succede alle donne e agli uomini liberi dell’Iran che con tutte le forze si stanno ribellando al regime. “Finirà presto ma dobbiamo ancora soffrire” ha detto l’artista iraniana Delshad Marsous, sabato a Catania su invito del Circolo Canottieri Jonica.
Noi di Hashtag Sicilia l’abbiamo incontrata e ai nostri microfoni ha raccontato cosa succede, di come lei vive questa lontananza dal suo paese di origine: Delshad vive in Italia dal 2010 ed è dall’Italia che lancia messaggi importanti per far riflettere su quanto sta accadendo nel suo paese natalez
Tutte le settimane, infatti, Delshad manifesta a Milano, dove ha scelto di vivere, per chiedere la liberazione dell’Iran dalla dittatura.
Nelle sue parole rabbia e disperazione, ma anche speranza, forza, voglia di combattere e non arrendersi.
Grazie all’invito che a Delshad Marsous è stato rivolto dal presidente del circolo canottieri Vittorio Balestrazzi, anche la città di Catania ha potuto conoscere più da vicino quello che accade, comprendere il dolore di questo popolo.
Insieme a Delshad anche il marito, Taher Nikkhahabyaneh, anche lui artista ma soprattutto sostegno importante per la donna.