Si concluderà a Roma, nella sede di Confagricoltura con il seminario “A proposito del lavoro giusto”, “Radix, alle Radici del Problema”, progetto finanziato dal FAMI (Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione) LAZIO, nato con l’obiettivo di offrire alternative sostenibili al lavoro irregolare, per contrastare il fenomeno dello sfruttamento in agricoltura di cittadini di paesi terzi.
In occasione dell’evento conclusivo del progetto sarà inoltre presentato il kit per le aziende agricole, una sorta di “cassetta degli attrezzi” per l’informazione e l’orientamento per quelle imprese che praticano o hanno intenzione di praticare l’agricoltura sociale e che intendono avvalersi del lavoro di cittadini di paesi terzi, favorendone l’inserimento con modalità legali, contrastando così il caporalato.
Capofila del progetto è stata la cooperativa Kairos di Roma. Oltre a Confagricoltura ed Enapra, l’ente di formazione della Confederazione, che ha contribuito alla creazione del kit e alla progettazione dei corsi di formazione per gli imprenditori e per i lavoratori, numerosi i partner rappresentativi delle varie realtà dell’agricoltura sociale.
L’obiettivo del progetto è stato perseguito mediante l’attivazione di reti territoriali “ibride”, che hanno connesso attori del mondo dell’agricoltura con soggetti del mondo dei servizi alla persona (pubblici e non profit) per l’inclusione attiva dei beneficiari.
Destinatari del progetto sono stati i lavoratori agricoli, per la maggior parte stranieri.
Ad intervenire nell’appuntamento del 7 marzo saranno Sandro Gambuzza, vicepresidente di Confagricoltura; Tatiana Esposito, direttore DG Immigrazione e politiche di integrazione del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali; Raniero Regni della LUMSA; Angelo Mari della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Michele Colucci del CNR; Martino Rebonato della cooperativa sociale Oasi; Michele Distefano di Enapra, l’ente di formazione di Confagricoltura; Giuseppe Gizzi di AGCI AGRITAL; Marco Berardo Di Stefano della Rete delle Fattorie sociali; Renato Briante della FNAS; Andrea De Dominicis e Paola Scalmati della cooperativa sociale Kairos.