Affrontati i temi dell’impegno civico responsabile per il governo della città, la vicenda Pubbliservizi e la prossima veglia di preghiera per la pace in Ucraina.
Il messaggio per un impegno civico e responsabile nel futuro governo della città, il sostegno morale per la vicenda dei 333 lavoratori della Pubbliservizi e la Veglia di preghiera per la pace in Ucraina.
Sono gli argomenti sottoposti ad attenzione nel corso dell’incontro che la Cisl di Catania ha avuto con l’arcivescovo metropolita di Catania, monsignor Luigi Renna, per il primo anniversario del suo governo pastorale della Diocesi di Catania.
La delegazione del sindacato guidata dal segretario generale Maurizio Attanasio, era composta dai componenti la segreteria generale provinciale e dai responsabili delle federazioni di categoria Cisl Fp (pubblico impiego), Fisascat (terziario) e da un rappresentante dei lavoratori della Pubbliservizi, Femca (chimico-energetico), Fnp (pensionati), Sicet (casa) e dal presidente dell’associazione Anteas (volontariato).
«Abbiamo ribadito a monsignor Renna la condivisione, già espressa, per le parole pronunciate in occasione dell’omelia per la festa di Sant’Agata – dichiara Attanasio – che hanno mostrato una visione chiara di quale corresponsabilità occorra nel governo futuro della città. Sono state parole ferme e decise, una reale descrizione del particolare e non facile momento di transizione dell’amministrazione comunale, e fanno da sollecito richiamo a un coerente impegno civico e di testimonianza dei valori cristiani.
Un impegno che la Cisl di Catania ha mantenuto, in particolar modo in questi ultimi cinque anni, “non avendo mai avuto paura” nel denunciare le manchevolezze di compagini amministrative di diverso colore e nell’appellarsi alla necessità di una politica credibile, concreta e responsabile che in futuro deve essere più forte nei punti in cui fino a oggi ha dimostrato debolezza».
A monsignor Renna, la delegazione ha poi affidato l’esigenza di un conforto morale e spirituale espressa dai 333 lavoratori della Pubbliservizi, tra cui si annoverano tanti devoti della patrona di Catania, per il delicato momento attraversato, che dal fallimento della società partecipata porterà al loro licenziamento, senza avere reali certezze e trovandosi in preoccupante precarietà economica. Il rappresentante dei lavoratori ha evidenziato la forte difficoltà che stanno vivendo, perché in gioco ci sono le loro future esistenze, progetti di vita, 333 famiglie che oggi vivono condizioni di totale incertezza.