Lunedì sera a “Città Insieme“, l’associazione che annovera tra i suoi fondatori padre Salvatore Resca, si è svolto il 2° appuntamento del ciclo di incontri programmati in vista delle elezioni amministrative sul tema: “Catania, partire o scappare?“.
Mirko Viola, segretario dell’associazione, introducendo l’argomento della serata ha ribadito la finalità dell’iniziativa, che non è quello di promuovere liste o sostenere qualche candidato a sindaco, bensì quello di contribuire a far crescere nei catanesi la coscienza civile, a stimolare la partecipazione alla vita pubblica e a far esprimere un voto consapevole e responsabile, sganciato da logiche assistenziali.
Dopo aver fatto questa precisazione, ed aver raccomandato i relatori a non discostarsi dal tema e al tempo stesso ad avanzare qualche proposta per animare il confronto, Viola ha invitato Maurizio Palermo, autore del libro “Il Ballo del Mattone“ , ad illustrare i contenuti della sua pubblicazione e a parlare di urbanistica, argomento oggetto del dibattito posto all’ordine del giorno.
Questi si è soffermato sui guasti provocati al tessuto urbano, negli ultimi sessant’anni, dallo sviluppo caotico e dissennato dell’edilizia; dell’intreccio perverso tra ambiente economico e politico; dei gruppi affaristico-mafiosi che hanno stuprato e dominato Catania. Ha ricordato l’origine del Piano Regolatore che porta il nome dell’architetto Luigi Piccinato (non la sua firma), la grande speculazione del risanamento del quartiere San Berillo, le furberie e le clientele che hanno caratterizzato i primi decenni del terzo millennio. In conclusione ha insistito sulla necessità di prendersi cura della città.
L’architetto Aurelio Cantone, dopo aver sostenuto la necessità di associare al concetto del prendersi cura della città anche quello di aggiustare, ha denunciato i mostri generati nel tessuto urbano dal sistema affaristico-mafioso, ha ricordato le possibilità che si prospettano per le numerose aree libere, a partire dagli ospedali dismessi, dall’ex caserma Sommaruga, ecc. E a proposito delle nuove aree disponibili ha insistito sulla necessità di realizzare anche piazze e grandi spazi urbani che possono rivelarsi molto utili nella sciagurata ipotesi di un terremoto.
La professoressa Laura Saija, docente di urbanistica all’università di Catania, a cui era stato affidato il compito di andare oltre le analisi e di prospettare soluzioni e progetti, ha esordito dicendo: “io sono una che è scappata da Catania dopo gli studi e la laurea, ma dopo sei anni, ho deciso di rientrare e sono tornata nella mia città perché io mi occupo di pianificazione dello sviluppo, di urbanistica e nella mia esperienza in giro per il mondo ho capito che non ci sono problemi che non si possono affrontare e risolvere, naturalmente se c’è la collaborazione di tutti“. “I cittadini” – ha continuato la Saija – “possono fare molto se si mettono insieme, se si organizzano e costruiscono percorsi di conoscenza e di progettualità coproduttiva. Possono anche cambiare le traiettorie dello sviluppo di un quartiere, di una città, se hanno però sono a conoscenza dei problemi, e possiedono progetti concreti con i quali interloquire con la pubblica amministrazione”.
Giuseppe Messina, consigliere referente governo del territorio dell’Ordine degli architetti di Catania – dopo aver fatto presente che all’Ordine afferiscono architetti, paesaggisti, pianificatori e conservatori, un panorama di competenze assolutamente utile alla città -, ha sostenuto che a Catania manca un’idea di città del futuro, anche se non mancano idee e progetti in tanti settori della società. Il guaio, però – ha concluso il rappresentante dell’Ordine – è purtroppo che non sempre c’è disponibilità all’ascolto e al confronto.
Dopo le prolusioni dei quattro relatori sono intervenuti nella discussione in tanti per porre domande e per fare brevi considerazioni.
Per ulteriori informazioni, e per le interviste ad alcuni protagonisti dell’iniziativa, vi diamo appuntamento a questa sera alle ore 20.00 con la nostra rubrica “l’evento”, trasmessa in prima visione sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!