“Siamo veramente preoccupati, oltre che delusi. Le imprese stanno rischiando davvero il fallimento. Ma, non solo. Rischia di saltare tutto il sistema produttivo del nostro territorio. Un disastro”. E’ quanto affermano, all’unisono, il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, e il segretario territoriale, Carmelo Caccamo, a proposito dei crediti incagliati nei cassetti fiscali da parte delle realtà produttive non solo del mondo delle costruzioni ma anche del comparto dei serramentisti, degli impiantisti e, a cascata, di tutto l’indotto. Con grossissime difficoltà per ciò che concerne la fornitura di materiale. “La paralisi dell’intero tessuto produttivo della nostra provincia – commenta Santocono – sarebbe un disastro, un clamoroso passo indietro, a maggior ragione perché susseguente ai duri anni della pandemia. Ci sono aziende che da più di un anno, in alcuni casi anche da agosto 2021, non riescono a prendere soldi. Qualcuno è riuscito a compensare con la cessione del credito ad altre aziende ma tutti coloro che hanno avuto rapporti con il sistema bancario fanno registrare pesanti difficoltà in almeno il 90% dei casi. Insostenibile. Ecco perché, come Cna, abbiamo avviato un giro di incontri con la deputazione locale. Il primo già con l’on. Nello Dipasquale, cui abbiamo posto il problema e al quale diamo atto ringraziandolo per aver subito sollevato la questione all’Ars e al presidente della Regione Schifani. Occorre subito predisporre una norma per la cessione dei crediti agli enti locali. Una norma sulla cessione dei crediti che fa riferimento a quanto già approvato in altre regioni”.
L’ipotesi formulata dalla Cna di Ragusa viene fuori da proposte analoghe che sono già diventate fonte di esperienza in altri ambiti nazionali come ad esempio ad Ancona, a Treviso, in Piemonte e anche in Sardegna. “L’idea – sottolinea il segretario Caccamo – che, forse, per come stanno andando le cose, rappresenta un po’ l’ultima spiaggia, è quella di consentire agli enti locali di poter acquistare i crediti delle piccole e medie imprese. Quindi, poi, l’ente locale in questione, rispetto ai suoi debiti con il Fisco, va a compensare questi crediti. Al momento, non abbiamo altre alternative. Con il sistema bancario totalmente bloccato, nonostante i vari provvedimenti, non se ne esce fuori”. Il presidente Santocono e il segretario Caccamo lanciano un appello, a nome della Cna territoriale di Ragusa, per tutelare il più possibile tutte le categorie produttive che ruotano attorno a questa problematica da più di un anno. “Rivolgiamo, inoltre, un accorato appello a tutti i deputati del nostro territorio – continuano i vertici Cna – affinché sostengano con forza nei confronti della Regione questo tipo di iniziativa che può rappresentare uno spiraglio. Siamo del parere, altresì, che i deputati del nostro territorio devono farsi immediatamente portavoce anche di una richiesta di incontro con l’assessorato regionale al ramo per illustrargli, insieme alla Cna di Ragusa, dati alla mano, la gravità della situazione del nostro territorio. Rischiamo fallimenti in serie e quindi c’è poco tempo da perdere. Ci attendiamo risposte immediate in ordine a una vicenda che merita la più totale attenzione”.