Giovedì e venerdì scorso si è celebrato il XVII congresso della CGIL di Catania. Tema dell’assise è stato: “A Catania il lavoro crea il futuro. Diritti e idee per un sindacato del cambiamento”.
L’attore e drammaturgo Nicola Costa ha aperto il congresso con la lettura di un discorso di Giuseppe Di Vittorio, mitico leader della CGIL italiana, pronunciato davanti ai dirigenti dell’organizzazione il 3 novembre del 1957, qualche ora prima di morire.
Dopo la commovente performance di Nicola Costa, è seguito un video realizzato a Catania che racconta la vita di una famiglia di lavoratori che descrive anche la presenza del sindacato nella vita di tutti i giorni. Il benvenuto ai delegati e ai numerosissimi invitati è stato rivolto da Nadia Pyneandea, una giovanissima e italianissima ragazza di colore, responsabile dell’ufficio immigrati, la quale ha accennato anche ai problemi che vivono le donne Italia e in tante aree del mondo, in particolare in Iran dove vengono perseguitate e uccise.
Alla elezione della presidenza del congresso e delle commissioni sono seguiti gli interventi di saluto dei numerosi invitati, con in testa quelli del Prefetto e del Questore, dei segretari generali di CISL-UIL-UGL, del presidente dell’assemblea dell’ANCI, dell’ex sindaco di Catania Enzo Bianco, dell’onorevole Giovanni Burtone, dei rappresentanti del Partito democratico, di Sinistra italiana e di Federalberghi.
Carmelo De Caudo, segretario generale della Cgil catanese (riconfermato quasi all’unanimità) nella sua ampia e dettagliata relazione, dopo aver condannato tutti i regimi autoritari e tutte le guerre, in particolare quella scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, si è soffermato sulle emergenze che vive la città e sui guasti provocati dal vuoto istituzionale; ha accennato ai problemi del tessuto produttivo, alla mancanza di lavoro, alle pessime condizioni in cui versa la zona industriale, nonostante le risorse stanziate. Particolare attenzione ha riservato alle possibilità che si aprono con l’utilizzazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per migliorare la qualità dell’abitare, dei servizi sociali, dei servizi connessi alla medicina del territorio, degli asili e della scuola. E a proposito di scuola ha sostenuto: “Catania non può perdere il treno del PNRR per la riqualificazione di asili e scuole. Dal Ministero dell’istruzione sono partiti bandi da 3 miliardi di euro per la realizzazione e la messa in sicurezza di asili nido e di scuole per l’infanzia, utili anche alla costruzione di scuole innovative, per l’incremento di mense e palestre. Ci risulta che siano sessanta gli edifici che necessitano di immediata ristrutturazione. Non possiamo permettere che nuovi crolli mettano a rischio la salute, se non la vita, dei nostri studenti e di tutto il personale scolastico“.
De Caudo ha concluso il suo intervento insistendo sulla necessità di far leva sulle potenzialità di Catania e del territorio in generale, che vanno dalle risorse naturali al sistema infrastrutturale, dall’agroalimentare al turismo. Ma per sfruttare sino in fondo le sue potenzialità, soprattutto nel campo del turismo, Catania deve tornare ad essere una città pulita e avere un sistema di trasporti affidabili.
Alla relazione sono seguiti moltissimi interventi, in primis quello di Alfio Mannino, segretario regionale della Cgil (che ha concluso i lavori della prima giornata del congresso), il quale si è soffermato sui rischi che corre il Sud e soprattutto la Sicilia se venisse approvata la cosiddetta Autonomia differenziata così come è stata confezionata dal ministro Calderoli. Un rischio contro il quale la CGIL siciliana – ha detto con forza – si opporrà con tutte le sue forze, sino a quando non verranno definiti i LEP, non si supererà il principio della spesa storica e non si toglieranno alcune materie divisive, come scuola e sanità.
All’applauditissimo intervento di Mannino sono seguiti gli interventi di tantissimi delegati che hanno toccato parecchi temi: dalle disuguaglianze ai diritti negati delle donne, dalla disoccupazione giovanile ai bassi salari e alle condizioni dei lavoratori, dalla sicurezza nei luoghi di lavoro ai numerosi incidenti che piuttosto che diminuire crescono anno dopo anno.
Il congresso si è chiuso con l’intervento conclusivo di Lara Ghiglione della segreteria nazionale della CGIL, che sull’Autonomia differenziata ha affermato che l’organizzazione nazionale è sulla stessa lunghezza d’onda del sindacato siciliano; che ha difeso il reddito di cittadinanza e rivendicato una riforma fiscale che premi il lavoro e faccia pagare di più chi ha di più. Infine sono stati eletti gli organismi dirigenti e la segreteria provinciale che risulta così composta: Carmelo De Caudo, Rosaria Leonardi, Giuseppe D’Aquila, Valentina Di Magro e Salvo Leonardi.
Per un ulteriore approfondimento sull’evento, e per le interviste ad alcuni dei protagonisti di questo XVII congresso della CGIL, vi diamo appuntamento a questa sera alle ore 21.00 in prima visione assoluta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non mancate!