Trasporti. Al via il XII congresso della Filt Cgil regionale. Spanò: “Ridisegnare la rete delle infrastrutture e abbattere le tariffe aeree"

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Palermo, 11 gen- “E’ l’isolamento di interi territori in Sicilia la conseguenza più pesante di un sistema regionale dei trasporti stradali, ferroviari e autostradali inadeguato. Mentre la continuità territoriale col resto del Paese è pesantemente messa in discussione da tariffe aeree sempre più esose”: lo ha detto il segretario generale uscente della Filt Cgil regionale, Franco Spanò,  aprendo il XII congresso  del sindacato. Spanò ha dunque rilevato la necessità di “ridisegnare la rete delle infrastrutture a sostegno non solo della mobilità delle persone ma anche del sistema produttivo e della sua capacità di attrarre investimenti. Ma anche di mettere in campo un’operazione per l’abbattimento delle tariffe aeree, nell’ambito del risarcimento dei costi per l’insularità , come previsto dall’articolo 119 della Costituzione, stimati in circa 6 miliardi che potrebbero essere investiti per questo scopo”. “ In tutto il Sud- ha detto Spanò- circolano meno treni regionali che nella sola Lombardia. In rapporto a quella regione il trasporto ferroviario è in Sicilia quasi inesistente: 428 corse di treni regionali a fronte di 2.396. Solo il 12% della rete ferroviaria è a doppio binario con il 37% di essa non elettrificata e con scarsissima manutenzione”. Spanò ha detto che “occorre dunque accelerare il programma di investimenti di Rfi- Regione Sicilia per la realizzazione delle opere previste dal Pnrr nella direttrice Messina- Catania- Siracusa- Palermo come direttrice europea rete Tnt”. E perché non ci siano intoppi  “la Regione – ha sottolineato Spanò- deve creare una vera e propria  cabina di regia come luogo di coordinamento e monitoraggio  e  non affidarsi a un pool di esperti come vorrebbe il Presidente della regione”. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale Spanò ha lanciato la richiesta di una “legge regionale per razionalizzare tutto il trasporto regionale, definendo i servizi sociali, superando le sovrapposizioni e soprattutto implementando i finanziamenti e rendendoli certi”. Con la previsione di “un’agenzia regionale dei trasporti per una gestione ottimale dei servizi e degli operatori del Tpl in una logica di integrazione ferro e gomma sia nel trasporto urbano che in quello di linea”. Oggi di fatto “solo 260 dei 390 comuni siciliani- ha rilevato il segretario Filt- sono serviti da mezzi di trasporto ferro o gomma. Un terzo dei comuni siciliani è insomma tagliato fuori da ogni forma di collegamento pubblico o privato”.

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