Appuntamento domenica 11 dicembre, alle 18, al Polo Educativo Spazio 47, Fondazione Èbbene e Fondazione Stella Polare in via Villascabrosa 128 A
CATANIA – Torna il teatro a San Cristoforo. Torna il teatro nello storico quartiere di Catania. Perché il teatro si nutre di persone, di vita vera, di sguardi nuovi e curiosi. E perché San Cristoforo, e la città in generale, ha bisogno di stimoli, di energia fresca, di storie.
Un appuntamento teatrale, quello che vivremo nel Salone diventato cuore aggregativo del Polo di San Cristoforo, che rafforza l’impegno che Spazio 47 realizza insieme a Fondazione Èbbene e Fondazione Stella Polare per continuare a rendere la cultura accessibile, avvicinando sempre di più le persone al teatro, inteso come laboratorio formativo e di crescita.
Aquiloni – La storia di Salvo e Maddy, vincitore al Premio Nazionale Teatro Città di Leonforte 2017 di 4 prestigiosi riconoscimenti – miglior spettacolo, miglior regia, miglior attrice protagonista, miglior attore protagonista – andrà in scena domenica 11 dicembre, alle 18, nel salone del Polo Educativo gestito da Spazio 47, Fondazione Èbbene e Fondazione Stella Polare in via Villascabrosa 128 A.
Prodotto dall’Associazione culturale mezzAria di Catania, vincitrice del bando “Palcoscenico Catania – La bellezza senza confini” indetto dal Comune di Catania, Aquiloni è uno spettacolo per metà in siciliano e per metà in italiano che racconta l’incontro surreale e inaspettato tra un uomo e una donna, ognuno con la sua miseria, ognuno con la sua forza.
Si chiamano Salvatore detto Salvo e Maria detta Maddy. Salvo è un nullafacente, figlio di una suora, vive in un convento. È fortunato, trova banconote e monete ogni giorno per strada e per questo non ha bisogno di lavorare. Maddy è una prostituta, ama la musica, ha una figlia che si chiama Angela, le storie dei suoi clienti sono la sua vita. Un uomo e una donna distanti, ma solo in apparenza, solo se si collocano all’interno degli schemi tradizionali.
Tanti i riferimenti letterari e spirituali, musicali e religiosi, che accompagnano l’incontro fra i due protagonisti, che riportano alla mente “coppie epiche” come Violetta e Alfredo de “La traviata” di Giuseppe Verdi, Maddalena e Gesù, Rose e Jack del “Titanic”. Coppie impossibili, eppure non così tanto. «Aquiloni è contemporaneamente una storia antichissima e nuovissima, religiosa e carnale, di terra e di aria, di acqua e di vino, di freddo intenso e di caldo afoso, di vodka e coca cola – scrive Orofinonelle note di regia – Salvatore detto Salvo e Maria detta Maddysono due anime leggerissime, eppure rimangono più pesanti dell’aria, ambiscono al cielo ma rimangono legati alla terra, per volare hanno bisogno di sfruttare la forza dolorosa del distacco. Vagano su questa terra come due aquiloni, che leggerissimi rimangono più pesanti dell’aria, ambiscono al cielo ma sono legati alla terra attraverso un filo, volano ma solo sfruttando la forza generata dal vento a margine».
Aquiloni racconta un incontro e il teatro è il luogo privilegiato dell’incontro tra anime che si riconoscono, che si distinguono, che praticano umiltà e rifiutano il pregiudizio e l’arroganza. Il teatro è il luogo della professionalità non formale ma concreta, vera, mostrata e praticata giorno dopo giorno in sala prove e in palcoscenico. Anche, e soprattutto, su quello dei quartieri, dei luoghi troppo spesso dimenticati. Ecco perché Aquiloni arriva, anche, a San Cristoforo. Per parlare con quei giovani, e non solo, che come Salvo e Maddy sognano la libertà ma restano intrappolati, trattenuti dalle loro stesse radici. Che sognano, e forse possono, anche grazie al teatro, di volare leggeri. Proprio come Aquiloni.
Il ticket di ingresso è 10 euro, un contributo che ci permette di rendere fruibile e gratuita l’arte per gli abitanti del quartiere di San Cristoforo, intensificando un movimento culturale e partecipato tra cittadini provenienti da quartieri diversi della città.
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