Catania-Acireale, un derby che ritorna 30 anni dopo

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Era il 21 marzo 1993 la data dell’ultima sfida di campionato tra Catania e Acireale. Una partita che manca quindi da 30 anni ed è molto sentita da entrambe le tifoserie. Nel girone I di Serie D i rossazzurri sono primi in solitaria a +10 dal Lamezia Terme secondo in classifica, mentre i granata sono in zona playout fermi a quota 12 punti.

Rivalità, storia e quanti doppi ex tra Catania e Acireale

Domenica a distanza di 30 anni tornano a sfidarsi Catania e Acireale, in un derby che affonda le sue radici nella storia. L’astio calcistico, come spesso accade in tante sfide d’Italia, deriva da una rivalità con motivazioni legate al territorio o alla vicinanza tra i due centri. Infatti, le due città spesso hanno avuto destini comuni, come il terremoto del 1693 o il magnifico barocco che decora e abbellisce i palazzi del centro storico. Tra Catania e Acireale c’è sempre stata in ballo la leadership della costa orientale del territorio etneo. Maldigerita dagli acesi la decisione del Parlamento siciliano nel 1813 (poi confermata da quello nazionale dopo l’Unità d’Italia) di unire la contea di Aci a quella del capoluogo etneo.

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Spesso non sono mancate le scaramucce tra catenesi e acesi, che con l’avvento del calcio è sfociata in una rivalità sentita. Tra gli anni ’40 e ’90 le due formazioni si sono incontrate più volte in Serie C e per la prima volta in assoluto domenica si incontreranno in Serie D. Nell’Acireale spicca la presenza sia di Rosario Bucolo, ex centrocampista rossazzurro e catanese doc, e sia quella di Gianmarco Distefano attaccante cresciuto nelle giovanili del Catania. Nella squadra di Ferraro invece l’unico ex granata è Francesco Lodi, che nella scorsa stagione ha trascinato la squadra acese al terzo posto sognando il ritorno in Lega Pro.

 

L’imperativo del Catania di Ferraro: tornare vincere per continuare a volare

Non si vuole né fermare né accontentare il Catania di Giovanni Ferraro, che vuole tornare a vincere dopo il pari di Lamezia Terme. Ritrovare i 3 punti è un fattore fondamentale sia per mantenere o implementare il vantaggio sui gialloblù di Novelli secondi in classifica (al momento il vantaggio è di +10) e sia per regalare una bella soddisfazione al popolo rossazzurro battendo l’Acireale. La squadra al Massimino ha sempre vinto in questo campionato accompagnata da un tifo travolgente che ricorda i bei tempi della Serie A. Entusiasmo ritornato grazie all’avvento di Ross Pelligra, che ha ridato ordine e compattezza a un ambiente che fino a qualche mese fa sembrava quasi morto.

Acireale, regalarsi un sogno per riscattare una stagione

Riprendersi ciò che si è perso. Questo è l’obiettivo di Massimo Costantino e del suo Acireale che vuole tornare a vincere e spera di farlo in un’occasione davvero importante per il popolo acese. Il derby con il Catania è la partita che in città aspettavano da 30 anni, da quell’annata magica (1992/93) in cui i granata per la prima volta nella loro storia venivano promossi in Serie B. Poi le tante vicissitudini societarie hanno fatto sprofondare nelle categorie dilettantistiche la squadra etnea, mentre i rossazzurri volavano in Serie A. Nel 2022/23 la grande occasione è arrivata per ritornare a calcare il prato verde del Massimino. Unica nota negativa sarà l’assenza dei tifosi acesi per via della decisione di divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nei comuni di Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio, Aci Castello e Aci Catena. Una decisione che ha suscitato non poche polemiche da entrambe le parti, vogliose di ritornare negli spalti in un Cibali vestito a festa.

A cura di Federico Rosa

Credits immagini: Catania SSD – Filippo Galtieri e Acireale Calcio – Davide De Maida 

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