L'impatto del parco eolico offshore sulla pesca siciliana. La Flai Cgil presenta uno studio

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Palermo, 18 ott- L’impatto socio – economico del futuro parco eolico al largo delle isole Egadi sulla pesca Siciliana. Se ne parlerà venerdì 21 ottobre a Palermo, alle 10, ai Cantieri culturali alla Zisa, nello spazio Cre.Zi. Plus, nel corso di un dibattito organizzato dal dipartimento pesca della Flai Cgil, guidato da Antonio Pucillio, che presenterà uno studio sulle possibili ricadute della fattoria eolica offshore MedWind sul comparto ittico nelle aree in cui sorgerà l’opera, con l’obiettivo di avviare una proficua concertazione fra le parti . La ricerca, realizzata per conto del sindacato dall’ecologo Franco Andaloro, prende in considerazione oltre duecento lavori scientifici sugli impatti dei parchi eolici sul benthos, sui pesci, i mammiferi marini, l’ecosistema e sulle interazioni con la pesca e i pescatori, compresi gli effetti del rumore dell’opera. Lo studio si avvale anche dei dati più aggiornati disponibili e riferiti al triennio 2019-21, provenienti dal Mipaaf, il ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, dal ‘register fleet’ europeo, dei dati sul traffico navale, della letteratura, e si avvale anche di interviste alle categorie nelle aree coinvolte dal progetto. La Flai Cgil sottolinea in una nota due “esigenze fondamentali: quella di produrre energia da fonti rinnovabili, per contrastare il cambiamento climatico e non fare più ricorso alle fonti fossili ma a quelle naturali del sole e del vento e quella di continuare ad assicurare un ambiente di lavoro fruttuoso ai pescatori isolani, mitigando gli effetti di una grande opera come quella del parco eolico offshore che si estenderà su una superficie marina di 800 chilometri quadrati, un’estensione pari a una provincia come quella di Ravenna”. Le marinerie interessate direttamente e indirettamente sono quelle di Mazara del Vallo, Marsala, Trapani, San Vito lo Capo e delle isole Egadi, aree che a buon diritto si possono definire storiche per il comparto siciliano della pesca, da sempre uno dei più importanti al livello nazionale. “La cabina di regia deve essere concertata – osserva Pucillo – perché come dimostra il nostro studio è necessario un maggior approfondimento sulla valutazione socio economica presentata da Renexia – MedWind, così da prendere in considerazione l’economia locale e il benessere sociale delle aree realmente coinvolte dalla grande opera,
valutare possibili ripercussioni economiche e occupazionali per il settore. Fondamentale l’incontro e il confronto con i pescatori e con le comunità costiere interessate, anche nell’ottica di un’eventuale riconversione”. “Noi non siamo contrari alla realizzazione del parco eolico- afferma il segretario generale della Flai Cgil Sicilia, Tonino Russo- ma non ci devono essere danni alle attività di pesca e al lavoro dei pescatori. Peraltro – aggiunge- come Flai siamo impegnati affinchè siano valorizzate tutte le attività e la tradizione anche alimentare legate al mondo della pesca”. Ad illustrare lo studio sarà l’ecologo Franco Andaloro. Seguirà una tavola rotonda moderata da Frida Nacirovich, dell’ufficio stampa della Flai Cgil nazionale, con la partecipazione del segretario generale della Flai Cgil Sicilia Tonino Russo, di quello della Cgil Sicilia Alfio Mannino, del direttore generale di Renexia Spa Ricardo Toto, del presidente dell’Arci Gianpaolo Buonfiglio, del direttore Federcoopesca Gilberto Ferrari, del dirigente generale del dipartimento pesca della Regione siciliana Alberto Pulizzi, del presidente di Legambiente Gianfranco Zanna, di Fiippo Parrino, presidente Legacoop Sicilia,di Benedetto Lo Nogro, di Federpesca.  Sono stati invitati anche i sindaci di Favignana, Marsala, Mazara del Vallo, Pantelleria, Trapani.

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