Confcooperative agrigento, il presidente Matina: “Il comparto produttivo degli Enti Cooperativi agrigentini è a rischio”

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Riportiamo la lettera del Presidente di Confcooperative della sede territoriale di Agrigento, Antonio Matina, in merito alle criticità del momento. 

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Il comparto produttivo degli Enti Cooperativi agrigentini è a rischio.

Alla fragilità economica dell’ultimo periodo si aggiunge un’impennata dei costi derivanti dall’energia.

Una situazione drammatica generalizzata che, con l’autunno, metterà a rischio di chiusura molte realtà indispensabili, con una enorme perdita dal punto di vista umano, solidale ed economico per il territorio provinciale.

Il settore dei servizi rappresenta quello più vulnerabile, welfare e socio-sanitario, turistico-alberghiero, agroalimentare e trasporti.

Confcooperative, continua il suo incessante lavoro.

Il recente via libera in Consiglio dei ministri al decreto Aiuti ter contenente le nostre richieste di misure di sostegno del terzo settore e delle realtà non profit contro il caro- bollette, è sicuramente una importante conquista, ma sarebbe da ingenui pensare che possa essere risolutiva soprattutto per i mesi invernali prossimi.

Il caro energia rischia di essere il colpo di grazia soprattutto per quelle realtà che non possono modulare i cicli produttivi perché legati a fattori naturali (agroalimentare) o dove l’energia rappresenta “salute” e “benessere”, con riferimento a tutti quei servizi “essenziali” su cui si fonda il benessere di uno Stato “evoluto” (welfare, sanità, formazione e infanzia).

Quello che può, nell’immediatezza, fare lo Stato per i servizi a lui resi, è mettere in campo innanzitutto liquidità attraverso un celere pagamento delle spettanze.

Per tutti quei servizi di natura eminentemente pubblicistica, delegati alle nostre Cooperative, vengano con urgenza aggiornati i compensi, in alcuni casi stabiliti 20 anni addietro, attualizzati allo scenario odierno.

Chiederemo un incontro con l’ufficio territoriale del Governo (Prefettura), dove rappresenteremo lo stato di emergenza che sta dilaniando il territorio agrigentino, già provato da numerose difficoltà socio-economiche e dove il comparto cooperativo ha un peso rilevante in termini economico-occupazionali.

Continueremo a chiedere, a livello regionale e nazionale che vengano messi in atto interventi immediati, anche dal sistema bancario con garanzia pubblica, volti ad immettere liquidità di sostegno alle imprese con una durata ragionevole di preammortamento, del tempo utile al ripristino delle condizioni accettabili, se non ordinarie, del costo dell’energia.

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