PALERMO – Le scelte fatte sulla fusione tra IRCAC e CRIAS nell’IRCA hanno escluso le cooperative siciliane dall’accesso al credito agevolato regionale. Riceviamo giornalmente denunce da parte delle cooperative della impossibilità di accesso al credito.
Il Consiglio di Amministrazione dell’IRCA ha fin qui finanziato esclusivamente imprese artigiane mentre la struttura dell’ex IRCAC risulta abbandonata a se stessa, senza alcuna attenzione da parte della direzione alle azioni volte a garantire il credito alle cooperative. L’IRCAC ha portato in dotazione all’IRCA un patrimonio ingente costituito da diverse centinaia di milioni di euro, che deve essere utilizzato destinandolo esclusivamente alle cooperative siciliane, soprattutto in questo momento di grave difficoltà economica.
E contestualmente occorre valorizzare il personale IRCAC senza svilirne la professionalità acquisita nel corso degli anni.
Abbiamo posto, più volte, al Direttore f.f. Giardina – già direttore della CRIAS – specifici quesiti tutti senza risposta, che, invece, riteniamo fosse dovuta da parte di un dirigente pubblico. Questo conferma il grado di attenzione della Direzione dell’IRCA nei confronti del movimento cooperativo.
Lo riteniamo un atteggiamento ostile e discriminatorio – apparentemente senza un motivo – verso una categoria di imprese, che ha contribuito e contribuisce ogni giorno a creare ricchezza in Sicilia.
Pertanto, a nome delle cooperative siciliane, chiediamo un immediato e concreto intervento dell’assessore Turano e,vista anche l’imminente competizione elettorale, auspichiamo che che, agli impegni assunti dalle diverse forze politiche – in questa fase – corrispondano domaniazioni davvero incisive.