Emergenza rifiuti a Catania. Reportage sulla situazione attuale e sulle responsabilità

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Catania è sommersa dai rifiuti.

Da cittadina sono incazzata nera e a questo punto vorrei soltanto che i cumuli di immondizia fossero rimossi; non mi interessano le diatribe per stabilire di chi è la colpa. Anzi, giorno 14 giugno, quando sono stata all’assemblea straordinaria al Comune e ho visto maggioranza e opposizione litigare sulle responsabilità piuttosto che cercare di risolvere l’emergenza nel concreto sono rimasta anche abbastanza disgustata dalla nostra politica cittadina…

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Da giornalista sono lo stesso incazzata nera, ma questo mi porta ad avere ancora più voglia di scoprire di chi sia la colpa, e di fare un articolo di inchiesta che possa, sperabilmente, smuovere un pò le acquee…

Vediamo se riusciamo a far conciliare entrambi questi aspetti…

La situazione è chiara, è sotto gli occhi di tutti, e la documenterò anche durante il reportage video in prima visione questa sera. Adesso ci chiediamo: di chi è la colpa? Da cosa deriva questo disastro, e come possiamo fermarlo? E’ importante capirlo, non solo per “il gusto” di puntare il dito contro qualcuno, ma anche perché è solo capendo la causa di un certo fenomeno che lo si può arginare.

E quindi le responsabilità di chi potrebbe essere? Del comune? Ma delle amministrazioni passate o di quella di adesso? Della ditta che ha ricevuto l’appalto per rimuovere i rifiuti? Oppure delle discariche che sono sature? O degli organi regionali? Le ipotesi sul tavolo sono tante…

Cerchiamo di capire, e andiamo con ordine.

Quello che è indubbio è che Catania è in una delle situazioni più critiche della sua storia, e quando una città è in queste condizioni, è impossibile che la colpa non ricada, anche soltanto in minima parte, su chi la amministra. Come sappiamo al momento al governo della città c’è la giunta di Centro destra che era di Salvo Pogliese, e che adesso è guidata da Roberto Bonaccorsi, il sindaco facente funzione o pro tempore che dir si voglia. Ricordiamo che questo assetto dura dal giugno del 2018 – certo, tra “scompensi vari” dati dalle diverse sospensioni di Pogliese!

Comunque, come sappiamo la situazione rifiuti a Catania non è stata fortunatamente sempre così dal 2018. Quindi ciò vuol dire che le cose prima di Pogliese funzionavano, e poi qualcosa recentemente si è “inceppato”, giusto?

Se “funzionare” vuol dire corruzione e giro di mazzette allora si, funzionavano alla grande! Ricorderete tutti l’inchiesta “Garbage Affair” nella quale si è scoperto che due funzionari comunali (e qui c’era ancora la Giunta Bianco, intorno al marzo del 2018) prendevano dei soldi per gestire e pilotare la questione rifiuti…

Comunque sia, era così nel 2018, e la ditta che si occupava della nettezza urbana era la Eco Car s.r.l.

Poi c’è stato lo scandalo e una nuova gara d’appalto, e la ditta che ha vinto è stata Dusty. Da lì in poi le cose sono andate avanti in maniera abbastanza stabile fino a questa emergenza.

Ma di chi è la colpa della situazione attuale?

Nella pratica verrebbe da pensare che possa essere di chi concretamente dovrebbe raccogliere la spazzatura, e non lo fa.

Così siamo andati a cercare sul sito ufficiale del comune di Catania il capitolato d’appalto per la nettezza urbana, che in un passaggio particolarmente significativo recita:

“Il Servizio dovrà essere svolto sull’intero territorio del Comune di Catania e comprende le seguenti prestazioni: 1) la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, compresi gli ingombranti, i RAEE e gli indumenti usati; 2) lo spazzamento stradale comprensivo dello svuotamento cestini gettacarte, diserbo e scerbatura; 3) il lavaggio stradale; 4) la raccolta di rifiuti abbandonati di qualsiasi genere, compresi l’amianto ed i rifiuti rinvenuti negli edifici di proprietà del Comune di Catania e i rifiuti urbani così come definiti dall’art. 184, comma 2, del D.Lgs 162/2006 e s.m.i.; 5) la rimozione di siringhe, deiezioni animali e carcasse animali; 6) la raccolta rifiuti e lo spazzamento stradale in occasione di fiere, manifestazioni, eventi;”

La Dusty – che nel frattempo si sta congedando da Catania, sostituita dal Consorzio Gema – sta eseguendo davvero queste mansioni? Dalle immagini che vi abbiamo fatto vedere è chiaro di no. Ma chi dovrebbe controllare che le stiano facendo? Per legge spetta al Comune di Catania! Che però non ci risulta abbia attivato dei controlli seri su quello che viene effettivamente fatto.

Quindi in questo senso la responsabilità dell’amministrazione cittadina è indubbia, anche perché dopo aver constato che i servizi di nettezza urbana non vengono erogati, si potrebbe procedere ad una contestazione e la situazione rifiuti si potrebbe finalmente sbloccare… ma è ancora tutto fermo.

Quindi il “cattivo della storia” è la Dusty perché non raccoglie i rifiuti? Ma lo fa per scelta, per risparmiare sui costi da sostenere – tanto non ci sono molti controlli, oppure perché è impossibilitata a farlo, perché non c’è fisicamente dove portare i rifiuti?

E qui entrerebbe in gioco il discorso delle discariche sature, in particolare quella di Lentini, e delle responsabilità della Regione, che potrebbe intervenire in tal senso…

Ma è arrivato il momento di mettere punto, anche perché così la storia dei “ribalzi di responsabilità” continuerebbe all’infinito…

Una cosa che sappiamo per certa è che il piano rifiuti concepito dal governo Musumeci non è passato in Europa, e questa è – come ha scritto anche La Repubblica –  è la terza bocciatura del piano che arriva dopo quella del ministro Costa nel 2018 e del Cga nel 2021.

E non abbiamo ancora citato l’interpretazione di alcuni secondo i quali le responsabilità sarebbero dei cittadini. Su questo davvero c’è poco da dire, perchè se è vero che potrebbero esserci dei concorsi di colpa dati dall’inciviltà di alcuni, è anche vero che di fronte ad un montagna di spazzatura non raccolta il singolo cittadino può fare ben poco.

Quello che sappiamo per certo è che la nostra città è stracolma di rifiuti, e che ad oggi non è stato fatto ancora nulla di concreto per eliminare l’emergenza. In questo senso è tutto fermo…

L’unica cosa che paradossalmente si è mossa invece è la questione TARI, che come tutti sappiamo è la tassa sui rifiuti.

Vi avevamo già raccontato nel nostro servizio del 14 giugno di come quest’imposta nella nostra città sia già tra le più alte d’Italia.

Ecco, la novità è che la giunta comunale l’ha paradossalmente aumentata del 18%!

Resta solo da sperare che l’impegno del Comune, assunto ieri durante il tavolo tecnico in prefettura, a rimuovere i rifiuti entro tre giorni non sia solo una vana promessa.

Ma si sa, “cu di spiranza campa, disperatu mori”. Benvenuti a Catania…

Vi ci portiamo noi. Appuntamento alle ore 20.00 con la nostra prima visione, potete trovarci sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non mancate!

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