Buonasera e ben ritrovati nella rubrica di Hashtag Sicilia “Comu veni si cunta“.
Tante sono le notizie di assoluto rilievo che campeggiano sulle prime pagine dei giornali:
da quelle riguardanti le 25 milioni di tonnellate di grano bloccati in Ucraina, dal rischio fame che corrono oltre 44 milioni di persone, alla riduzione del numero dei lavoratori autonomi. Potrei parlare anche dell’impatto che avrà il caro bollette sulle piccole e medie imprese.
Insomma potrei parlarvi di tante cose di stringente attualità, ma, invece, questa sera ho deciso di parlarvi d’altro, di parlarvi della nostra città, Catania.
Parlo di Catania per dire, urbi et orbi, che a qui abbiamo tutto: non ci manca nulla ! Grazie anche alla nostra proverbiale furbizia e alla natura un po’ levantina tipica delle nostre parti non ci facciamo mancare niente !
Abbiamo siti archeologici e monumenti di inestimabile bellezza, ma abbiamo anche teatri greco-romani spesso non fruibili né dagli indigeni, né dai turisti, statue che ricordano l’esistenza celebri personaggi sprovvisti di testa o di arti che fanno bella mostra di sé in giardini e giardinetti.
Abbiamo un lungomare che non ha nulla da invidiare a quello di Nizza, ma abbiamo anche un tratto di questa meraviglia affiancato da una pista ciclabile chequando non è invasa da automobili- capita anche questo- è invasa da moto i cui conducenti, oltre a far la gara a chi si impenna di più, si esercitano a far cadere sul selciato ciclisti e guidatori di monopattini
Abbiamo l’ Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa, dove pensate prima della pandemia venivano a celebrare le loro nozze centinaia di coppie provenienti dal lontano Giappone ( si, dalla terra dove si contano oltre 150 vulcani, di cui 103 attivi ), ma abbiamo anche strade e stradine che salgono dalla pancia e dai fianchi della montagna piene di piccole discariche che impreziosiscono la bellezza del paesaggio.
Abbiamo grandi viali e grandi piazze, pure alberati, che per la loro bellezza e per la presenza di ville Liberty o di dimore barocche ci vengono invidiate da tante altre città dello Stivale, ma abbiamo anche strade dove la fanno da padroni automobili di piccole e grandi cilindrate posteggiate in terza e talvolta anche in quarta fila dai più temerari e, a dispetto dei pedoni, abbiamo anche marciapiedi affollati di moto di colori variopinti.
Abbiamo un polmone verde nel cuore della città, un tempo orgoglio e vanto dei catanesi, che porta il nome del Cigno, ma abbiamo anche vasche dove non si immergono e non passeggiano da tempo immemore anatre vagabonde e un tempio della musica da dove da anni non si ode più nessuna nota musicale.
Abbiamo un fermento imprenditoriale fatto talvolta di imprenditori che amano il rischio e si scommettono con successo anche sui mercati globali, ma abbiamo anche imprenditori che sono lontani parenti di quelli che sognavano la Milano del Sud, che si rifugiano spesso nei settori protetti, che scorazzano su SUV o potenti automobili (acquistate spesso usufruendo delle agevolazioni fiscali previste per le auto aziendali ) e se ne fottono del destino del territorio che ha dato loro i natali. E fanno fallire, senza muovere un dito, anche la storica squadra di calcio della città.
Abbiamo fior di intellettuali impegnati nel campo delle arti, della narrativa, del teatro, del cinema, di cui spesso tessono le lodi anche i media nazionali, ma abbiamo anche uomini di cultura che amano discettare sui vizi e sulle virtù del passato, fantasticare sul presente e sul futuro senza immergersi mai nella realtà, che Insomma non parlano e non scrivono dell’esistenza e delle tribolazioni di uomini e donne in carne ed ossa. Che se ne stanno rintanati nelle loro nicchie di celebrità e non vogliono sporcarsi le mani.
Abbiamo anche uomini e donne coraggiosi, impegnati nella magistratura, nelle forze dell’ordine, nelle associazioni, nella politica, nell’informazione che denunciano ruberie e malaffare, che non hanno paura di prendere di petto potenti e prepotenti. Ma abbiamo anche persone che denunciano a ogni pie sospinto l’esistenza di personaggi pronti a intascare tangenti importanti, delle quali sostengono di avere pure le prove, di cui però sembra non ci sia nessuno che abbia voglia di capirci qualcosa in più.
Abbiamo un sindaco, o forse è meglio dire, un sindaco sospeso, in attesa di giudizio che non intende sgombrare il campo, nonostante la città sia allo sbando con strade piene di buche e di rifiuti di ogni sorta; ma abbiamo anche un sindaco facente funzione di cui solo pochi catanesi avvertono l’esistenza.
Abbiamo amministratori impegnati a risolvere qualche problema, che credono nel loro lavoro e nelle loro azioni, che promuovono anche eventi importanti.
Ma abbiamo anche amministratori che si limitano solo ad osservare le aree degradate e i cumoli di spazzatura e di rifiuti di ogni tipo depositati in tante zone della città. Questi signori al tempo stesso puntano il dito sulla responsabilità dei catanesi, guardandosi bene però, dall’intervenire nei confronti delle imprese che si aggiudicano le gare per la pulizia di Catania o nei confronti dei parcheggiatori abusivi che si sono impadroniti di interi pezzi della città .
Abbiamo partiti, o per meglio dire, agglomerati elettorali collocati anche all’opposizione che ogni tanto fanno dichiarazioni roboanti sui ritardi e sulle malefatte di chi governa.
Ma abbiamo anche partiti e uomini politici che parlano spesso solo dei bei tempi andati e non organizzano mai interessi e persone per cambiare qualcosa, per ottenere qualche risultato concreto a vantaggio di chi soffre questa realtà.
Abbiamo uomini e donne che si distinguono ogni giorno per un alto senso civico, che vivono la città e soffrono per il degrado e per la sua perdita di prestigio a livello nazionale; ma abbiamo anche tanti cittadini privi di senso civico, impegnati quotidianamente in azioni finalizzate a rendere la città più brutta, più invivibile e meno attrattiva per turisti e visitatori.
Ecco, abbiamo davvero tutto, non ci manca né ci facciamo mancare niente!
L’unica cosa che non abbiamo è… Scopritelo questa sera insieme a noi! Appuntamento alle ore 20.00 in prima visione sui nostri canali social. Non mancate!
Salvatore Bonura