PALERMO – Protesta in corso, a Palermo, dei lavoratori Covisian e Almaviva: proprio ieri Almaviva ha annunciato la procedura di licenziamento per 308 lavoratori di call center.
Lavoratori e sindacati che restano sgomenti in relazione a quanto avvenuto al Ministero del Lavoro al tavolo di crisi per il call center della compagnia pubblica ITA. “Un’azienda a totale controllo pubblico, ITA, ha inteso sfregiare il Governo Italiano annunciando a riunione iniziata che non si sarebbe presentata e che starebbe internalizzando il servizio procedendo ad effettuare assunzioni ex novo e ricollocazioni di personale ex Alitalia a fronte della decisione di Covisian di non onorare più l’Accordo sottoscritto pochi mesi fa che avrebbe dovuto garantire la continuità occupazionale per 543 lavoratrici e lavoratori”, dicono fonti sindacali.
“Tutto questo è semplicemente vergognoso”, dicono i lavoratori. “Un simile atto mette in discussione non solo la serietà dei tavoli governativi, ma la sussistenza di tutto il settore dei customer care”.
Il Sindacato Confederale non lascerà sole queste 543 famiglie. Per loro e per difendere anche l’onore delle istituzioni. “Ora inizia una vertenza dura, difficile, ma non lasceremo un solo centimetro di spazio all’arroganza di ITA ed alla irresponsabilità di Covisian. Aspettiamo anche di conoscere le azioni che il Governo ed il Ministro Orlando vorranno adottare in questa pericolosa deriva autoritaria messa in atto da un’azienda pubblica che può travolgere l’intero settore dei call center procurando decine di migliaia di esuberi”, concludono i sindacati.
La compagnia aerea ha spiegato che non era presente al tavolo al ministero del Lavoro “a seguito della rottura unilaterale da parte di Covisian del contratto di fornitura del call center di Ita Airways, in quanto parte lesa”.
Sulla vicenda sono intervenuti il governatore della Sicilia Nello Musumeci e l’assessore regionale al lavoro Antonio Scavone.
«L’assenza di ITA Airways al tavolo convocato oggi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è offensiva quanto intollerabile. E non basta che il ministro del Lavoro Orlando affidi il suo disappunto alle agenzie. Bisogna intervenire, con estrema urgenza, per tutelare i 534 lavoratori ex Almaviva e le loro famiglie. La Regione, sin dall’inizio di questa grottesca vicenda, è stata al loro fianco e continuerà a farlo, con in testa il sottoscritto e l’assessore al Lavoro Scavone. Ma basta con le chiacchiere e le tattiche! ITA ha goduto di tutto il favore e la comprensione (per non dire altro) del governo italiano. La Regione, assieme ai lavoratori, chiede una immediata nuova convocazione del tavolo, attorno al quale dovrà essere, una volta per tutte, risolto il caso di queste donne e uomini che per lunghissimo tempo hanno lavorato nei call center e che d’un tratto sono stati precipitati nella disperazione dopo il ritiro della commessa a Covisian da parte della compagnia Ita Airways». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
«La vicenda dei lavoratori ex Almaviva occupa e preoccupa l’assessorato per il Lavoro della Regione Siciliana. Registro con profondo disappunto questa mancanza di rispetto nei confronti di centinaia di lavoratori che vedono in serio pericolo la loro posizione – dice l’assessore regionale per il Lavoro, Antonio Scavone, commentando la mancata presenza al tavolo odierno del rappresentante di Ita Airways – L’assenza di Ita è un negarsi al confronto necessario tra le parti col proposito unico di tutelare le posizioni occupazionali dei lavoratori – continua Scavone – Mi unisco al richiamo del ministro del Lavoro, Orlando, chiedendo il rispetto della clausola sociale, in particolar modo per una società a totale partecipazione statale, che non può permettersi di abbandonare in questo modo ben 543 lavoratori. Si attende, rispetto a questa situazione, un intervento chiarificatore del ministro dell’Economia Franco».