Buona sera e ben ritrovati nella rubrica di Hashtag Sicilia “Comu Veni Si Cunta “.
Sapete tutti – i siciliani lo sanno certamente – che in autunno si vota per eleggere la nuova Assemblea Regionale Siciliana e il nuovo presidente della Regione e nella tarda primavera per eleggere i sindaci e i consigli comunali di tante amministrazioni locali.
Come è ovvio in queste circostanze i partiti – o forse è più corretto dire – i comitati elettorali sono già all’opera, affilano le armi per cercare di ricavare il massimo profitto, vale a dire il massimo dei voti.
L’attuale presidente della Regione, Nello Musumeci, benché abbia dichiarato all’indomani della sua elezione a Palazzo d’Orleans che avrebbe fatto solo un giro per fare posto poi a un giovane, ha affermato già da qualche mese, urbi et orbi, che si ricandiderà per obbedire – pare che abbia detto proprio così- al volere dei siciliani. In questa nuova avventura allo stato dei fatti pare che sarebbe sostenuto dal suo movimento “Diventerà Bellissima “e da Fratelli d’Italia, gli altri partiti del centrodestra sembra che intendano dileguarsi e approdare su altri lidi.
L’attuale presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, invece, è impegnato a mettere insieme un asse con Forza Italia (non tutta), l’MPA (il movimento di Lombardo), la Lega e la DC di Cuffaro, per tentare di fare lo sgambetto a Musumeci, sostenendo la candidatura alla presidenza della Regione di Francesco Cascio, già presidente dell’ARS nei tempi d’oro di Forza Italia.
Il PD e i 5/ Stelle (almeno quel che resta di questo movimento) con i loro leader Anthony Barbagallo e Giancarlo Cancellieri, dopo aver dichiarato la disponibilità a sostenere per il comune di Palermo il civico Franco Miceli, lavorano per la Regione sotto traccia per cercare di allargare il campo, mentre sul candidato alla presidenza della Regione, pare che ci sia solo l’imbarazzo della scelta.
Affilano le armi anche i cosiddetti outsider con in testa l’ex sindaco di Messina Cateno De Luca che è già in piena campagna elettorale.
Sorprende che i nomi, di cui si parla esplicitamente o di cui si sussurra nei corridoi, sia per il presidente della Regione, sia per i deputati che andranno a sedersi nelle poltrone di Sala d’Ercole, corrispondono a uomini politici avanti con gli anni o con due o tre mandati parlamentari alle spalle.
Insomma di giovani neppure l’ombra. Eppure dopo tanti fallimenti, e con la Sicilia con il culo per terra, io pensavo che si sarebbe fatto spazio ai giovani perché credo che sono i giovani gli unici ad avere il potere di cambiare in meglio la nostra società, la nostra terra. Invece a “dare le carte” sono sempre i soliti noti…
Largo ai giovani, potere ai giovani, vita ai giovani, concetti che sentiamo ripetere sino alla nausea, declinati in tutte le salse e in tutti gli eventi da parte di tutti i leader dei partiti a cui, però, purtroppo non seguono mai i fatti.
Perché? E che fare per migliorare la situazione?
Scopritelo insieme a noi questa sera! Appuntamento alle ore 20.00 sui nostri canali social. Non mancate!