CATANIA – La Società di gestione dell’Aeroporto di Catania annuncia la stabilizzazione di 102 lavoratori nella controllata Sac Service. Si tratta di parte dei 234 assunti nel 2020 per l’esigenza dello scalo di incrementare l’organico aziendale, ma restati fuori dal processo di stabilizzazione a causa della pandemia.
La ripresa dei viaggi e, in generale, del traffico aeroportuale anche grazie all’allentamento delle misure restrittive, ha fatto registrare già mei primi mesi del 2022 un incremento di passeggeri che, secondo le stime a disposizione, potrebbe anche raggiungere i livelli precedenti la pandemia. Da qui, l’esigenza di assumere stabilmente nuovo personale addetto alla sicurezza e alle presone con mobilità ridotta (Pmi).
“Abbiamo mantenuto gli impegni assunti” – ha affermato con orgoglio l’amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi, nel corso della conferenza stampa di stamani. “Da marzo a dicembre, le previsioni ci dicono che i dati di traffico potrebbero essere pari se non superiori a quelli registrati 2019 e dunque occorre rispondere alle esigenze di sicurezza e mobilità degli utenti. Abbiamo mantenuto la parola data ai nostri lavoratori, e ringrazio il presidente di Sac Service Paolo Lentini, nonché l’intero consiglio di amministrazione e il direttore Pippo Interdonato con tutto il personale, per i miglioramenti nei servizi e nella qualità dell’azienda”.
“Siamo soddisfatti di poter dare un segnale concreto ai giovani lavoratori, tra i più colpiti dalla pandemia che ha avuto come effetto anche l’aumento delle disparità generazionali” – ha aggiunto il presidente della Sac, Sandro Gambuzza. “Nel contempo, con questo nuovo personale, potremo rispondere tempestivamente alle esigenze dell’utenza in rapida crescita”.
Nello specifico, si tratta di 35 guardie particolari giurate in servizio 12 mesi e 31 stagionali a 4 mesi e 36 addetti alle persone con ridotta mobilità (Pmi).
“Con queste assunzioni esauriamo il bacino creato nel 2017” – ha commentato il presidente di Sac Service, Paolo Lentini – “e completiamo il processo avviato nel 2020 e che la pandemia ha interrotto, costringendoci a ricorrere alla cassa integrazione, ammortizzatore di cui oggi, fortunatamente, non abbiamo più bisogno”.
“Il nuovo personale sarà formato appositamente per le esigenze dello scalo” – ha aggiunto il direttore di Sac Service, Pippo Interdonato – “e riteniamo che possa essere inserito nelle nostre strutture entro la fine del mese di aprile”.