“Impatto Visivo” di Ignazio Pandolfo dall’11 febbraio al teatro Vittorio Emanuele di Messina

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Alle ore 18,00 di venerdì 11 febbraio, nel nuovo spazio espositivo del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro” curato da Giuseppe La Motta, verrà inaugurata la mostra “IMPATTO VISIVO”, di Ignazio Pandolfo, con la presentazione di Milena Romeo.

All’inaugurazione sarà presente il presidente Orazio Miloro, Il consigliere Giuseppe Ministeri, il Sovrintendente Gianfranco Scoglio.

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Ignazio Pandolfo è nato nel 1947 a Messina, città dove vive e lavora. È stato docente universitario presso la facoltà di medicina fino al 2010, anno in cui ha lasciato l’insegnamento dopo una lunga e fruttuosa carriera, ricca di soddisfazioni sia in termini scientifici che didattici. Apprezzato pittore, ha al suo attivo diverse mostre personali e collettive, sia in ambito nazionale che internazionale, ed è autore di numerosi romanzi e racconti.

Da quando l’homo sapiens ha cominciato a tracciare i primi disegni sulle pareti della caverna, la pittura si è avvalsa di due fondamentali e tra loro inscindibili costituenti: La narrazione e la raffigurazione.

Ripercorrendo con una analisi puntuale la storia della pittura e lo svolgersi di narrazione e raffigurazione l’artista si pone queste domande:

“Quale può essere il valore della Narrazione in un mondo in cui il cinema, la televisione e le infinite e incessanti piattaforme mediatiche ci sommergono di storie che riguardano ogni aspetto dell’esistenza in tutti i suoi aspetti temporali e spaziali? (la guerra, la cronaca, la salute, il pianeta etc.)

Che cosa significa? Cosa hai voluto trasmettere? Quale il messaggio?
Questi sono i quesiti che il più delle volte mi vengono posti da quando ho deciso di abbracciare il linguaggio astratto/informale.

Non lo so! Da parte mia non c’è nessun messaggio! Niente storie da raccontare! Non ho inteso trasmettere nulla che mi riguardi! Queste sono le risposte con le quali in genere, tento di dare spiegazioni. Credo, infatti, che l’opera non debba e non possa più rappresentare la autoreferenzialità dell’autore ma che al contrario debba essere essa stessa a parlare e a innescare un rapporto emozionale con il fruitore.”

E ancora: “In buona sostanza ogni mio dipinto non sarebbe altro che un oggetto finalizzato a stimolare l’attitudine meditativa dell’osservatore (…) Al contrario i miei lavori non sono altro che la scomposizione delle forme in caotici ammassi di colore e di materia, che fanno dell’Impatto Visivo il loro punto di forza. Essi non hanno alcun verso di lettura e possono essere appesi a parete a discrezione dell’osservatore.

(…) Quadri da contemplarsi in attesa che l’Impatto Visivo apra la via al dialogo interiore e inneschi quella sorta di cortocircuito emozionale indispensabile a che l’Opera e il Fruitore entrino in reciproca risonanza.

Solo Impatto Visivo quindi! Niente riflessioni di ordine religioso, razionale e/o psicanalitico!”
La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, escluso il lunedì, dall’11 al 22 febbraio nelle fasce orarie 10.00/12.30 – 16.00/18.40.

L’inaugurazione e lo svolgimento della mostra avverrà nel pieno rispetto delle normative Covid 19 con ingresso consentito solo ai soggetti muniti di Green Pass rafforzato giusta D.L. 26 novembre 2021, n. 172 e mascherina FFP2.

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